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‘Netanyahu, metà di ostaggi in vita, altri 50 sono morti’

Keystone-SDA

La metà degli ostaggi a Gaza sarebbe ancora in vita, gli altri 50 sarebbero morti.

(Keystone-ATS) È quanto avrebbe stimato il premier israeliano Benyamin Netanyahu nel corso di un colloquio confidenziale davanti ai membri della Commissione per gli affari esteri e la sicurezza della Knesset, secondo indiscrezioni ottenute dal sito di informazione Walla.

Intanto, sul terreno, un attacco israeliano ha preso di mira un quartiere densamente popolato nel centro di Beirut per la terza volta in due giorni, secondo una fonte della sicurezza e i media statali. Un giornalista dell’Afp ha udito due forti esplosioni nel quartiere di Zokak el-Blatt, che ospita un gran numero di sfollati dalle roccaforti di Hezbollah bombardate da Israele.

“Gli aerei nemici hanno preso di mira l’area intorno all’husseiniya Al-Zahraa (luogo di culto sciita)”, ha riferito l’agenzia di stampa nazionale ufficiale Ani. La fonte della sicurezza ha aggiunto che è stato colpito il settore sovraffollato di Zokak el-Blatt. L’esercito israeliano ha effettuato l’attacco senza preavviso, come fa spesso prima delle sue incursioni.

Sull’altro fronte, una donna è morta a causa dell’impatto di un razzo lanciato da Hezbollah dal Libano e che ha colpito un edificio di tre piani nella cittadina araba di Shafaram, nel nord di Israele. Lo riferiscono fonti mediche.

È la terza vittima dei razzi di Hezbollah nella località nelle ultime tre settimane. Altre 10 persone sono state ferite nell’attacco. Secondo l’Idf nell’attacco sono stati lanciati cinque razzi.

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