Oggi in Svizzera
Care lettori,
Questo fine settimana qui a nord delle Alpi, da dove vi scrivo, abbiamo assistito a un fenomeno assai raro in queste proporzioni. Il cielo si è tinto di giallo - così come il manto nevoso - a causa della sabbia proveniente dal deserto del Sahara.
E di meteo vi parlo anche in questo bollettino, ma in questo caso il Sahara e la sua sabbia non c'entrano.
Buona lettura
Oggi sono entrate in vigore nuove disposizioni per chi vuole entrare in Svizzera. In particolare, determinate categorie di viaggiatori devono compilare un modulo d’entrata e presentare un test PCR negativo.
Negli ultimi giorni e settimane, un po’ in tutta Europa diversi Paesi hanno inasprito i provvedimenti per cercare di limitare gli spostamenti e soprattutto le entrate di persone che provengono dall’estero. La Svizzera non fa eccezione.
Le misure annunciate una decina di giorni fa dal Governo elvetico sono entrate in vigore lunedì. Chi entra in Svizzera per via aerea o da un Paese o una regione considerati a rischio, deve presentare un test PCR negativo, effettuato non più tardi di 72 ore prima.
Inoltre, i dati di quasi tutti i viaggiatori sono ora sistematicamente registrati: le persone che arrivano in Svizzera in aereo, treno, autobus o battello devono compilare un modulo d’entrata.
Sono esentati da quest’obbligo i lavoratori frontalieri e chi proviene da una regione che confina con la Svizzera e che non è inclusa in quelle a rischio.
- L’articolo sulle nuove restrizioni di tvsvizzera.it.
- Le disposizioni per entrare in SvizzeraCollegamento esterno sul sito dell’Ufficio federale della sanità pubblica.
- Tutti gli aggiornamenti sulla situazione in Svizzera sul fronte coronavirus nell’articolo di swissinfo.ch.
Dallo scoppio della pandemia di coronavirus un anno fa, il tasso di disoccupazione in Svizzera è cresciuto dell’1,1%.
Per ritrovare una quota così elevata di persone senza lavoro bisogna risalire all’aprile del 2010, in piena crisi finanziaria. A fine gennaio, il tasso di disoccupazione ha raggiunto quota 3,7%, stando ai dati pubblicati lunedì dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco).
Complessivamente, le persone iscritte alla disoccupazione erano 169’753, ovvero 48’735 in più rispetto a un anno fa. In questi dodici mesi, l’incremento è stato del 40,3%.
Da sottolineare anche l’ampio ricorso alla disoccupazione parziale, in particolare nei settori della ristorazione e del commercio al dettaglio. In gennaio circa 72’000 aziende hanno presentato domande preventive per 760’000 dipendenti, ha indicato Boris Zürcher, direttore della divisione lavoro presso la Seco.
- Il servizio di RSI NewsCollegamento esterno sulle cifre della disoccupazione in Svizzera.
- L’articolo de La RegioneCollegamento esterno sul ricorso al lavoro ridotto.
- L’approfondimento della mia collega Susan Misicka su come funziona l’assicurazione disoccupazione in Svizzera.
- Dall’archivio di swissinfo.ch un altro articolo sullo strumento della disoccupazione parziale.
Gli occhi di tutti gli appassionati di sci alpino sono puntati in questi giorni su Cortina d’Ampezzo, dove oggi si sarebbe dovuta svolgere la prima gara dei Mondiali. Giove Pluvio ha però deciso altrimenti.
Doveva essere il grande giorno di Wendy Holdener, doppia campionessa mondiale in carica, e di Michelle Gisin, oro olimpico nella combinata a Pyeongchang nel 2018, ma le forti precipitazioni nevose cadute sulla località delle Dolomiti hanno costretto gli organizzatori ad annullare la prova di combinata femminile prevista oggi, che avrebbe dovuto aprire i Mondiali.
Per il momento non si sa ancora quando la gara potrà essere recuperata. Le condizioni meteorologiche dovrebbero migliorare tra un paio di giorni.
I sogni di gloria delle atlete e degli atleti svizzeri dovranno così aspettare. A Cortina, l’obiettivo della delegazione svizzera è di fare meglio dei Mondiali di Are di due anni fa, quando i rossocrociati rientrarono con quattro medaglie al collo. Visti gli ottimi risultati ottenuti in tutte le discipline durante questa stagione, l’obiettivo non è per nulla irrealistico.
- Il dossier di RSI News dedicato allo sci alpinoCollegamento esterno, con diverse interviste ai protagonisti dei Mondiali di Cortina d’Ampezzo.
- Sciare, lo sport nazionale in Svizzera, che però è sempre meno praticato. Articolo d’archivio di swissinfo.ch.
Il traffico ferroviario passeggeri è stato duramente colpito dalla seconda ondata dell’epidemia di coronavirus. Durante il periodo tra ottobre e dicembre è stato registrato un calo del 44% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Le cifre non sono così basse come quelle registrate durante il secondo trimestre del 2020, quando si è assistito a un calo radicale, tuttavia rappresentano poco più della metà di quelle degli ultimi anni: 3,06 miliardi di persone-chilometro (unità di misura che corrisponde al trasporto di una persona su un chilometro) a fronte di 5,49 miliardi per lo stesso periodo dell’anno precedente.
La diminuzione della frequentazione dei mezzi pubblici è da imputare naturalmente alle misure introdotte da Cantoni e Confederazione per contenere la propagazione del coronavirus, in particolare la chiusura totale dei ristoranti, il telelavoro o lo stop alle manifestazioni.
Per ora non vi è nessuna inversione di tendenza in vista: secondo la Litra, la pandemia continuerà ad influenzare il settore anche nel 2021. L’unica nota positiva viene dal trasporto merci su rotaia, che non ha risentito della crisi. La domanda, ammontata a 2,97 miliardi di tonnellate-chilometro, è anzi cresciuta dell’1,3% su base annua.
- L’articolo pubblicato da La RegioneCollegamento esterno sul calo della frequentazione dei treni.
- Il rapporto trimestraleCollegamento esterno della Litra (in francese e tedesco).
- Sapevate inoltre che gli svizzeri sono i campioni del mondo per quanto concerne i chilometri percorsi in treno?
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