Alberghi: stagione invernale di successo
(Keystone-ATS) La stagione invernale è stata un successo per gli albergatori svizzeri. Il 44% delle strutture ricettive è riuscita ad aumentare il fatturato rispetto alla stagione record 2022/2023.
Lo ha comunicato oggi HotellerieSuisse, basandosi su un sondaggio effettuato in aprile.
Solo un quarto delle strutture ricettive intervistate ha realizzato un giro d’affari inferiore, precisa l’associazione degli albergatori. HotellerieSuisse afferma inoltre che l’aumento del numero di camere e letti nelle città ha portato a un calo del tasso di occupazione nonostante un numero record di pernottamenti.
I prezzi salgono
Le aziende prevedono cifre complessivamente positive per l’estate 2024. Un’impresa su tre prevede un aumento del fatturato rispetto al 2023, mentre una su due si aspetta un risultato simile. Nelle città tuttavia, le previsioni sono più contenute. Qui solo il 23% si aspetta un giro d’affari più elevato, mentre il 28% e il 18% prevede rispettivamente un fatturato simile o inferiore a quello registrato l’anno scorso.
Per i clienti la fattura sarà più salata: la metà delle strutture intervistate dichiara di aver aumentato i prezzi rispetto all’anno scorso in vista della stagione estiva.
HotellerieSuisse sottolinea che in un sondaggio effettuato un anno fa, erano tre aziende su quattro ad aver dichiarato che avrebbero aumentato le tariffe. I motivi principali dell’attuale incremento dei prezzi sono stati i maggiori costi del personale, dei prezzi dell’energia e l’inflazione generale. Anche l’aumento dell’IVA contribuisce all’aumento dei prezzi.
Carenza di personale qualificato
Per le aziende intervistate, la carenza di manodopera e personale qualificato rappresenta la sfida più grande. L’anno scorso, il 44% di esse ha avuto difficoltà a coprire tutti i posti vacanti. Anche il reclutamento di apprendisti si sta rivelando sempre più difficile.
Per far fronte a tali difficoltà, il 42% delle aziende ha introdotto, o previsto di introdurre, un bonus fedeltà o più vacanze.
Per HotellerieSuisse, le misure previste renderanno il settore ricettivo più attraente per i dipendenti. Tuttavia laddove la situazione dovesse rimanere critica, sarebbe necessario un intervento a livello politico.
Nel dicembre 2023, HotellerieSuisse aveva riferito che la mancanza di personale qualificato nel settore alberghiero si era leggermente attenuata rispetto al 2021, ovvero dopo la pandemia di Covid-19, quando tutti gli hotel erano alla ricerca di personale nello stesso momento. L’allora presidente di HotellerieSuisse, Andreas Züllig, aveva dichiarato in un’intervista che gli hotel potevano far fronte alla situazione riducendo gli orari di apertura.
Per questo sondaggio HotellerieSuisse ha intervistato circa 140 dei suoi membri tra il 15 e il 24 aprile.