Bürgenstock: ciberattacchi fronteggiati e respinti con successo
(Keystone-ATS) Prima, durante e dopo la Conferenza sulla pace in Ucraina, tenutasi lo scorso fine settimana nel resort di lusso del Bürgenstock (NW), sono stati registrati diversi attacchi informatici da parte di hacker russi, tutti respinti tempestivamente.
I problemi tecnici verificatisi durante la trasmissione in diretta dei lavori e l’interruzione di corrente di domenica nella regione di Berna non sono stati provocati da incidenti informatici.
È quanto illustra oggi in una nota l’Ufficio federale della cibersicurezza (UFCS) che, in vista della conferenza di alto livello nel canton Nidvaldo, si era preparato per tempo coordinando una Rete integrata della situazione ciber comprendente un centinaio di specialisti di autorità nazionali e cantonali nonché di organizzazioni dell’economia privata.
Stando all’UFCS, questa ampia cerchia di specialisti ha contribuito in “maniera essenziale” all’aumento della ciberresilienza già prima della conferenza e a un disbrigo rapido ed efficiente dei ciberattacchi perpetrati per perturbare il vertice.
Poco prima, durante e per un breve periodo dopo il summit, si sono registrati diversi incidenti nel ciberspazio svizzero, comprendenti tra l’altro attacchi di sovraccarico (cosiddetti attacchi DDoS) contro i siti web delle autorità e delle organizzazioni coinvolte nella conferenza. È stato accertato, si legge nel comunicato, che tali attacchi sono stati eseguiti dal gruppo filorusso denominato NoName057(16).
Gli attacchi sferrati si sono mantenuti entro i limiti del previsto e hanno comportato soltanto brevi perturbazioni delle infrastrutture informatiche. In nessun momento vi è stata una minaccia concreta per i sistemi informatici e i dati della conferenza o delle organizzazioni coinvolte nel suo svolgimento. L’UFSC sta ancora notando alcuni attacchi DDoS a obiettivi in Svizzera. La situazione dovrebbe normalizzarsi nei prossimi giorni.
Sono stati inoltre rilevati tentativi di intrusione nei sistemi informatici dei Cantoni di Nidvaldo e Obvaldo e attacchi di phishing contro i collaboratori della centrale per le chiamate d’urgenza di Lucerna.