Borsa svizzera: chiude in leggero rialzo, SMI +0,14%
(Keystone-ATS) La borsa svizzera ha chiuso in cauta crescita la seconda seduta settimanale. L’indice principale SMI è avanzato dello 0,14% a 11’784,07 punti.
La giornata è scivolata via senza particolari sussulti, con gli indici piuttosto fiacchi sin dalle prime contrattazioni. Nel pomeriggio, dopo il dato, superiore alle attese, dei prezzi alla produzione industriale giunto dagli Usa, si è assistito a un timido rialzo che ha permesso ai listini zurighesi di issarsi perlomeno sopra la linea di demarcazione.
Tra i dati macroeconomici odierni, quelli sull’inflazione in Germania (+2,2%) e in Spagna (+3,3%) lo scorso mese non hanno animato gli operatori. Gli addetti ai lavori hanno preferito giocare d’attesa, con lo sguardo rivolto al rincaro negli Stati Uniti, informazione in calendario per domani.
Sempre per quanto riguarda l’inflazione, ma in Svizzera, gli economisti di UBS si sono detti fiduciosi per l’andamento nel futuro prossimo: il rincaro medio nel 2024 dovrebbe stabilirsi all’1,2%, passando in seguito all’1,0% nel 2025. La crescita del prodotto interno lordo (Pil) sarà invece verosimilmente intralciata, almeno quest’anno, dalla debole congiuntura dell’Eurozona, hanno anticipato ancora gli esperti della grande banca.
Restando sul fronte interno, alcune blue chip si sono fatte notare per aver divulgato i propri risultati, con fortune alterne. I mercati hanno ben accolto le cifre pubblicate da Alcon (+7,53% a 79,94 franchi) e Sonova (+6,76% a 285,80 franchi), nettamente i due titoli più ricercati. Un primo trimestre un po’ a rilento ha invece penalizzato Lonza (-1,74% a 507,40 franchi).
A fungere da zavorra è stata pure Roche (-1,40% a 224,60 franchi), mentre la concorrente Novartis è riuscita a prendere la direzione opposta (+0,45% a 93,49 franchi). Sotto la parità il terzo peso massimo difensivo Nestlé (-0,38% a 94,64 franchi).
Nel comparto finanziario, hanno guadagnato terreno Partners Group (+1,05% a 1251,50 franchi) e UBS (+0,77% a 27,33 franchi). Più in difficoltà gli assicurativi, con Swiss Re (-1,38% a 103,40 franchi) e Zurich Insurance (-0,57% a 452,50 franchi) in frenata, anche se Swiss Life (+0,25% a 651,20 franchi) è rimasta a galla.
Tra gli altri titoli, tonica la prestazione in ambito tecnologico di Logitech (+2,99% a 80,50 franchi), mentre fra quelli più sensibili alla congiuntura ha svettato Geberit (+0,91% a 555,00 franchi).