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Camere: “responsabilità ambientale”, esercito e Ucraina

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Riprendono i dibattiti al Consiglio nazionale (14.30-21.45). Dopo l’Ora delle domande, la Camera affronterà, a livello di divergenze, la modifica della legge federale sull’accesso alle professioni di trasportatore su strada (LPTS).

La maggioranza della commissione preparatoria propone di appianare le divergenze con il Consiglio degli Stati. Sostiene infatti il parere di quest’ultimo secondo cui l’onere burocratico per le imprese di trasporto su strada debba essere mantenuto il più basso possibile.

Il Nazionale discuterà in seguito dell’iniziativa popolare “Per un’economia responsabile entro i limiti del pianeta (Iniziativa per la responsabilità ambientale)” dei Giovani Verdi.

L’obiettivo della proposta di modifica costituzionale, che mira ad una uscita dalle energie fossili, è fare in modo che tutte le attività economiche in Svizzera si sviluppino all’interno dei limiti naturali della Terra, ovvero all’interno di soglie che, se oltrepassate, mettono in pericolo la vita umana. Questi limiti sarebbero suddivisi in sei ambiti: clima, biodiversità, consumo d’acqua, utilizzo del suolo, inquinamento atmosferico e apporto di azoto e fosforo. Anche le importazioni dovrebbero venire prese in considerazione.

La Commissione dell’ambiente e il Consiglio federale chiedono la bocciatura del testo. A loro parere l’iniziativa limita in misura eccessiva la libertà economica e avrebbe pesanti ricadute sulla prosperità del Paese, in particolare a causa del termine tassativo di dieci anni previsto per la sua attuazione.

Il Consiglio degli Stati (15.15-21.00) esaminerà da parte sua il messaggio sull’esercito 2024. Se la commissione preparatoria la spunterà, il budget dell’armata sarà portato all’1% del prodotto interno lordo (PIL) entro il 2030. In soldoni ciò significa innalzare di 4 miliardi i mezzi a disposizione della truppa fra il 2025 e il 2028 fino a raggiungere i 29,8 miliardi.

La maggioranza della commissione vorrebbe realizzare tale obiettivo mediante un fondo ad hoc di 15 miliardi non sottoposto al freno all’indebitamento. Tale denaro dovrebbe coprire il fabbisogno finanziario aggiuntivo dell’esercito e, contemporaneamente, essere utilizzato per gli aiuti alla ricostruzione dell’Ucraina (5 miliardi).

Questa soluzione è perorata dal Centro, non per caso il partito della ministra della difesa Viola Amherd, e dal campo rosso-verde, quest’ultimo più sensibile ai bisogni degli ucraini. Questo accordo non piace però alla destra – PLR e UDC – nonché alla ministra delle finanze PLR Karin Keller-Sutter, che vedono come fumo negli occhi l’idea di contrarre nuovi debiti.

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