Cassa malattia unica: due terzi degli svizzeri favorevoli
(Keystone-ATS) Il 65% degli svizzeri è a favore di una cassa malati unica e l’abolizione del modello attuale. L’aumento “vertiginoso” dei premi dell’assicurazione sanitaria li spinge inoltre a cambiare ogni anno assicuratore.
Lo rileva un sondaggio della società di consulenza Deloitte.
Il sostegno a un’unica cassa malattia pubblica è particolarmente forte nella Svizzera romanda e in Ticino e tra le persone di età compresa tra i 30 e i 44 anni.
L’argomento più forte a sostegno di un unico assicuratore sanitario (83%) è la speranza di una riduzione dei premi. Un quarto degli intervistati (26%) si aspetta addirittura una diminuzione del 20% o più.
L’indagine mostra anche che l’aumento costante dei premi spinge gli assicurati a cambiare cassa ogni anno: quasi un terzo degli intervistati ha cambiato la propria assicurazione di base all’inizio dell’anno e il 44% prevede di confrontare i premi e le prestazioni attuali il prossimo autunno.
Ciò aumenta la pressione sugli assicuratori, che devono costantemente sviluppare i loro modelli di business, adattare la loro offerta alle nuove sfide normative e migliorare la loro efficienza.
Il desiderio di premi più bassi non solo ha aumentato la disponibilità a cambiare assicuratore, ma anche alla digitalizzazione. Il 43% chiede offerte digitali attraenti e aggiornate. Tre quarti degli assicurati vuole utilizzare la cartella clinica elettronica. In un sondaggio di Deloitte del 2022, la percentuale era del 35%.
Nonostante l’entusiasmo per la cassa malattia unica, solo una minoranza degli intervistati (36%) ritiene che gli assicuratori sanitari siano i principali responsabili dell’aumento dei costi del settore. A loro avviso, i principali responsabili sono l’industria farmaceutica (63%), i pazienti stessi (59%), l’invecchiamento della popolazione (46%) e le cure sempre più costose (43%).
Il sondaggio è stato condotto online lo scorso marzo tra 1246 adulti residenti in Svizzera.