Cresciuti a Bizzarone, a cavallo della frontiera italo-svizzera, i tre fratelli che formano la band dei 7grani sono riusciti a farsi conoscere meglio all'estero, in particolare in Cina, che in patria. tvsvizzera.it li ha incontrati.
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Enrico Marra
“Tre fratelli con la passione di fare le cose insieme”, così Flavio, il bassista, presenta la sua folk brothers band, i 7grani. Mauro suona gli strumenti a corda e Fabrizio, pianoforte e voce. I tre fratelli Settegrani, da cui 7grani, sono cresciuti e vivono tuttora a Bizzarone sul confine tra Italia e Svizzera. Il fatto di sentirsi “di frontiera” ha certamente contribuito al loro bizzarro destino di essere ancora sconosciuti in patria – fatti salvi gli ambienti di nicchia del rock alternativo – ma di andare forte all’estero. La band, che in Italia stenta ancora a decollare, ha piazzato hit nelle radio di Stati Uniti, Sud Africa, Australia ed in Cina, dove il successo è andato al di là delle aspettative.
“Incredibile, in Cina sembravamo gli U2”
“Incredibile, in Cina sembravamo gli U2” ricorda Fabrizio e Mauro prosegue “non ne facciamo una malattia se non sfondiamo in Italia, semplicemente notiamo che altrove basta spedire il disco, qualcuno lo ascolta e se il contenuto piace viene trasmesso”.
I 7grani nascono come cover band riproponendo brani di cantautori italiani, autori impegnati come Guccini, De André, De Gregori. Per molti anni hanno riempito i locali e le arene del nord Italia, fatto concerti nel Mendrisiotto, a Lugano, inoltrandosi a suonare anche nella Svizzera interna. Arrivati alla massima espressione come cover band il passaggio alla scrittura di brani originali è stato automatico.
Folk Rock, poesia e impegno sociale. I 7grani sono una band impegnata, i tre fratelli scrivono canzoni, condividono letture ed hanno un indirizzo ben preciso, la memoria. Mauro: “Non possiamo decidere da dove viene l’ispirazione. L’opportunità di aver conosciuto le storie legate alla resistenza e all’antifascismo ha sicuramente contato. La nostra famiglia ha sempre avuto questo impegno civile di riferimento”.
Nel brano che li ha lanciati, “Neve diventeremo”, la band ha ripercorso l’esperienza del partigiano Rado Zuccon, deportato nel campo di concentramento di Buchenwald in Germania, ed ha ottenuto di poter girare il videoclip nei luoghi dove Zuccon fu internato. Da quella esperienza è nato un documentario e in quelle caratteristiche di stile si è consolidato il loro genere musicale.
Nel loro ultimo singolo, “La ragazza di Nanchino”, i 7grani raccontano gli stupri che commisero i giapponesi durante la seconda guerra sino-giapponese. Il brano ha spopolato in Cina e la band è stata invitata con tutti gli onori a Nanchino, nella provincia dello Jiangsu, ad un festival musicale internazionale.
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