Sport e formazione, binomio ancora difficile
Lo studio e lo sport di alto livello devono essere meglio conciliati: a tale scopo Swiss Olympic e swissuniversities hanno firmato a Berna una dichiarazione congiunta. Alle ultime olimpiadi il 37% della delegazione elvetica frequentava l'università.
Studenti sportivi di alto livello hanno finora considerato l’appoggio delle università piuttosto scarso, ha reso noto oggi Swiss Olympic, associazione delle federazioni sportive elvetiche, precisando che il 37% di coloro che hanno partecipato alle Olimpiadi del 2010 e 2014 frequentavano studi accademici.
Per rendere possibile agli sportivi di punta di fornire una buona prestazione nella loro disciplina e nello stesso tempo concludere con successo la loro formazione accademica occorre migliorare ulteriormente le condizioni quadro.
Nuove soluzioni
Swissuniversities – associazione che riunisce le scuole universitarie, le scuole universitarie professionali e le alte scuole pedagogiche – raccomanda in particolare di estendere le basi per lo studio a tempo parziale a tutte le alte scuole. Inoltre occorrerebbe sostenere la durata variabile degli studi e la flessibilità delle facoltà già esistenti.
Swissuniversities e Swiss Olympic esortano le alte scuole a fissare nel regolamento o nelle linee direttive le loro offerte nell’ambito dello sport di punta e studio nonché a renderle accessibili. In questo senso devono essere stabilite quali flessibilità valgono per gli sportivi designati e sotto quale condizione e in quale facoltà.
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