I rapporti tra Svizzera e Unione europea hanno monopolizzato la seduta odierna del governo federale che sta affinando la sua strategia in vista dell’arrivo a Berna, il prossimo 23 novembre, del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Junker.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera/spal con RSI (TG del 15.11.2017)
Contenuto esterno
In particolare è stato oggetto di discussione il cosiddetto miliardo di coesione, l’importo che la Confederazione potrebbe versare alle casse europee per ridurre le disparità tra gli Stati membri.
Ma sull’orientamento dei consiglieri federali al riguardo non è trapelato nulla anche perché la questione è oggetto di una serrata trattativa con l’Ue e investe l’insieme delle relazioni tra Berna e Bruxelles.
La Svizzera, che nel recente passato ha contribuito finanziariamente all’integrazione nell’Unione dei paesi dell’Est per un totale 1,3 miliardi di franchi, non è infatti tenuta a versare nuovi aiuti ma indubbiamente un suo nuovo impegno in materia sarebbe ben visto nelle cancellerie del Vecchio Continente.
Contenuto esterno
Soprattutto in questa fase delicata dei rapporti con Bruxelles, che vuole un accordo quadro con cui le norme europee vengano recepite in modo più agile nell’ordinamento elvetico poiché, dal suo punto di vista, non è possibile che ogni novità legislativa sia oggetto di trattativa con Berna. E soprattutto è ritenuto indispensabile per l’accesso al mercato unico.
Ma il governo federale, che deve far fronte a una crescente opposizione interna nei confronti dell’Ue, non vuole cedere segmenti di sovranità e soprattutto è contrario alla proposta secondo la quale sia la Corte di giustizia europea ad avere l’ultima parola in caso di contenziosi tra la Confederazione e l’Unione.
Per questo motivo è ipotizzabile che il miliardo di coesione possa essere messo sul tavolo dal Consiglio federale per spuntare condizioni più favorevoli nelle complicate trattative che lo vede opposto ai dirigenti europei.
Tra una settimana comunque se ne potrà sapere di più sulla strategia che sarà adottata dai sette consiglieri federali e sull’accoglimento delle loro proposte da parte di Jean-Claude Junker.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Cala il consenso nei confronti degli accordi con l’Ue
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli oppositori agli accordi sottoscritti con Bruxelles, che hanno consentito l’accesso della Confederazione al mercato unico e la partecipazione alla libera circolazione delle persone, sono saliti dal 19% al 28% del campione rappresentativo della popolazione elvetica. Ma, un po’ a sorpresa, sono aumentati – dal 10% al 21% – anche i sostenitori dell’adesione pura e…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Bruxelles e Berna hanno sbloccato l’accordo sugli ostacoli al commercio che garantirà alle industrie esportatrici elvetiche un accesso agevolato al mercato europeo. L’intesa sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione sulla conformità (MRA) consentirà inoltre una riduzione sensibile dei costi per le imprese che saranno così più competitive sullo scacchiere continentale. Si tratta solo di…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Quali sono i temi principali trattati nei suoi incontri a Berna e a Bellinzona? «Quello con la Svizzera è per noi un rapporto privilegiato, consolidatosi in anni di proficua collaborazione sia bilaterale sia sulle tematiche europee, internazionali e multilaterali. La vicinanza geografica e la diffusione dell’italiano, lingua ufficiale della Confederazione, rendono intenso questo rapporto: a…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il commissario Ue agli affari economici e monetari Pierre Moscovici, che ha incontrato il ministro delle finanze Ueli Maurer, si è rallegrato per l’imminente messa a punto di un nuovo progetto che sarà definito dal governo federale entro giugno. La Svizzera vuole evitare di essere inserita nella lista nera dei paesi che favoriscono l’evasione fiscale…
Anniversario sottotono per un’UE fragile, ma che resiste
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Libro biancoCollegamento esterno presentato il 1° marzo dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker non ha raccolto grandi consensi. Le sue proposte per rilanciare il progetto europeo, secondi i critici, mancano di respiro e non sono che una ripresa di vecchie idee. Come quella di un’Europa a più velocità con un nucleo aggregativo costituito…
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’ASB sostiene i mercati aperti e chiede con decisione che Bruxelles riconosca l’equivalenza delle leggi svizzere nel settore finanziario. In caso contrario, “non dovrebbero essere condotti con l’UE colloqui di approfondimento circa il contributo di coesione”. Così i banchieri elvetici. I mercati “difficili” sono soprattutto quelli francesi e italiani, Un miliardo per la coesione europea…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Toni un po’ più rassicuranti per Berna, dopo il voto di domenica contro la libera circolazione, giungono da Berlino dove il presidente della Confederazione Didier Burkhalter ha incontrato Angela Merkel. La cancelliera tedesca ha sostanzialmente invitato i partner europei a non prendere decisioni frettolose nei rapporti con la Svizzera e ad attendere la legge di…
Acciaio ma non solo: come migliorare i rapporti Svizzera-UE?
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera, pur essendo un partner commerciale importante dell’Unione Europea, è spesso dimenticata, data la sua assenza nelle sedi politiche. Un esempio è l’acciaio svizzero, penalizzato a causa delle misure messe in atto dall’UE per difendersi dalle enormi produzioni di Cina, Ucraina e Bielorussia. Per discutere di questo e, più in generale, dell’aggiornamento degli accordi…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.