Marco Hauenstein è un ragazzo che vive nel canton Zugo. È cresciuto in una famiglia affidataria e, per trovare i suoi genitori naturali, ha deciso di utilizzare Facebook. La sua storia, ora, sta avendo eco ben oltre i confini elvetici. La Radiotelevisione svizzera lo ha incontrato.
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tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 01.02.2017)
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“È bello vedere che c’è così tanta gente che desidera aiutare”, ha raccontato Marco Hauenstein, che ha deciso, tre settimane fa, di utilizzare Facebook per ritrovare i suoi genitori biologici. Sono moltissime le risposte che ha ricevuto e alcune gli anno permesso di raccogliere degli indizi che l’hanno aiutato molto nella ricerca, che rimane tuttavia ancora molto difficile.
La sua storia sta commuovendo migliaia di persone ed è stata ripresa da molti media, anche internazionali.
Un racconto toccante che però solleva degli interrogativi da parte degli operatori che lavorano in questo settore. Contattata dalla Radiotelevisione svizzera RSI, l’associazione PA-CHCollegamento esterno, il servizio che si occupa di bambini dati in affidamento e in adozione, non commenta il caso concreto, ma in generale consiglia di non fare ricorso ai social media per la ricerca dei genitori naturali. “Le dinamiche che si instaurano in questi contesti non protetti – mette in guardia l’associazione – possono portare a delusioni e rifiuti.”
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