Alcune persone lasciano l’acciaieria Azovstal
Stando all’Organizzazione delle Nazioni Unite, oltre 3’000 persone sarebbero state uccise dall'inizio della guerra in Ucraina
Mentre l’ONU rende note le sue stime sul numero delle vittime della guerra in Ucraina, dal Paese arrivano notizie di un nuovo attacco missilistico su Odessa, che avrebbe provocato diversi morti e feriti. In giornata erano anche ripresi i bombardamenti sull’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove sarebbero ancora rifugiati centinaia di civili (tra i quali anche decine di bambini). Alcune persone sono potute scappare dall’impianto e sono riuscite a raggiungere Zaporijia.
Intanto, a Mykolaiv, un’importante città fluviale, nonché uno dei principali porti ucraini sul Mar Nero, la popolazione è senza acqua da metà aprile (ovvero da quando l’esercito russo ha colpito l’acquedotto).
Mykolaiv, mezzo milione di abitanti, si attorciglia intorno al fiume Bug, che fa da barriera naturale contro l’avanzata dei russi, che hanno bombardato la rete idrica. Ora l’acqua arriva con le cisterne, perché finora non è stato possibile aggiustare le tubature danneggiate.
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