Alla COP27 trovato l’accordo su “perdita e danno”
Raggiunta un’intesa sul fondo per indennizzare i Paesi più vulnerabili: dopo due settimane di negoziati la Conferenza sul clima delle Nazioni Unite si sta per concludere.
Malgrado il documento finale della conferenza internazionale sul clima in corso in Egitto non sia ancora stato firmato, l’accordo sul fondo per i ristorni delle perdite e i danni del riscaldamento globale alla COP27 di Sharm el Sheikh sembra essere stato raggiunto.
Il servizio del TG:
Sul capitolo dei “loss and damage” (tradotto letteralmente: “perdita e danno”), l’Unione Europea ha ottenuto che nel documento si indichi che i destinatari degli aiuti siano i Paesi più vulnerabili, e non tutti i Paesi in via di sviluppo (fra i quali ci sono anche superpotenze come Cina e India).
Nel documento inoltre è stato inserito un cenno all’allargamento della base dei donatori: è un’altra richiesta della UE, che vuole che anche Cina e altri emergenti versino contributi al fondo.
Intervista a Elena Verdolini, professoressa di economia politica all’Università di Brescia e coautrice dell’ultimo rapporto ONU sul clima:
Le reazioni non si sono fatte attendere: “Trent’anni di pazienza. Il giorno è arrivato. È fatta. Si, un nuovo fondo per ristorare le perdite e i danni nei paesi in via di sviluppo… Questo è un momento unico, una vittoria per tutti i cittadini del mondo. I capi delegazione hanno raggiunto l’accordo…”, ha scritto su Twitter Alpha Oumar Kaloga, negoziatore della Guinea, capo del gruppo di negoziatori africani alla COP27 di Sharm el-Sheikh.
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