Anche nei ristoranti svizzeri servirà il certificato Covid?
San Gallo, Argovia, Basilea: sempre più cantoni, nella Svizzera tedesca ma anche in Romandia, potrebbero decidere di ampliare l'uso del certificato Covid.
Per ora, il certificato viene richiesto all’entrata di eventi e discoteche, ma potrebbe essere necessario anche in bar e ristoranti. E l’auspicio dei direttori cantonali della sanità è che ci sia una soluzione unica a livello nazionale. Una soluzione che il Consiglio federale potrebbe discutere già domani e che non piace ai ristoratori.
Andare in palestra, al bar o al ristorante solo col certificato Covid rilasciato ai vaccinati, ai guariti e ai testati? Una decisione che potrebbe anche arrivare qualora le cifre della pandemia dovessero crescere ulteriormente. Nel caso di un’accelerazione della pandemia, l’estensione del certificato Covid è infatti una delle opzioni per frenarla e per evitare misure che colpiscano tutti.
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Secondo alcuni cantoni la misura è da considerare. I direttori cantonali della sanità reputano infatti che, con l’aumento dei ricoveri, un uso maggiore del certificato possa essere una misura meno pesante rispetto ad altre. Quel che servirebbe è però un obbligo nazionale, sostengono i rappresentanti dei cantoni. Il Consiglio federale potrebbe discutere di questa possibilità già domani e decidere se dare ancora più peso a questo strumento. Il servizio completo nel Telegiornale odierno.
Dai 12 anni tutti si possono vaccinare
La task force di esperti ha però affrontato anche un altro importante tema oggi: quella delle vaccinazioni ai minorenni. Ora infatti, la raccomandazione delle autorità a vaccinarsi riguarda tutti i maggiori di 12 anni e non più solo quelli a rischio.
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