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Il governo italiano compatto sui profughi

È ancora in stand by tra Malta e l'Italia la nave Aquarius, l'imbarcazione con a bordo 629 profughi alla quale il governo ha negato l'accesso ai porti italiani. Al momento, la nave si trova a 27 miglia nautiche da Malta e 35 dall'Italia.

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In Italia il governo di Giuseppe Conte si mostra compatto sulla linea dura del vicepremier e ministro dell’interno Matteo Salvini sul dossier immigrazione e, dopo aver preannunciato al G7 che sugli sbarchi a Bruxelles sarà battaglia, mette in campo la nuova strategia sul caso della nave Aquarius.

Quello dell’imbarcazione battente bandiera di Gibilterra è destinato a essere un simbolo della nuova linea giallo-verde: andare al braccio di ferro assoluto, con l’Europa e i suoi Paesi membri, fino a prendersi la responsabilità di lasciare una nave piena di profughi ferma in mezzo al Mediterraneo.

Un vertice a Palazzo Chigi, sede dell’esecutivo, di oltre tre ore ieri in serata ha fatto il punto sulla questione.

Conte, perfettamente allineato con il suo vice, in serata ha diramato una nota durissima contro Malta, “indisponibile” a farsi carico del soccorso umanitario dei passeggeri dell’Aquarius. “È un’indisponibilità di Malta e dell’Europa”, è l’affondo del premier che ribadisce un concetto già scandito in Canada: “L’Italia si ritrova ad affrontare in totale solitudine l’emergenza immigrazione”.

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Non solo Aquarius

Mentre è bloccata la vicenda della nave Aquarius, altri profughi sono stati salvati al largo della Libia. Si tratta di circa 800 persone che, secondo quanto si apprende, sono state recuperate da imbarcazioni italiane e internazionali. Le operazioni di soccorso si sono concluse in piena notte.

Appello dell’Ue

“Per la Commissione c’è prima l’imperativo umanitario, stiamo parlando di persone. La priorità è che maltesi e italiani permettano” alla nave Aquarius di sbarcare i profughi e a questi di ricevere le cure necessarie. “Rivolgiamo un appello affinché le persone siano sbarcate velocemente e ricevano le cure” del caso. Così Margaritis Schinas, portavoce della Commissione europea.

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