Uno spazio espositivo che non ti aspetti. Soprattutto a Roma. Eppure è una realtà. In uno stabilimento abbandonato da tanti, troppi anni, è nato un museo, totalmente abusivo. E il suo" direttore" è un occupante abusivo...
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tvsvizzera.it/fra con RSI (TG del 12.01.2017)
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Non ha nulla a che vedere con i Musei vaticaniCollegamento esterno, Galleria BorgheseCollegamento esterno e ancora meno con MaxxiCollegamento esterno, il museo nazionale delle arti del XXI secolo. Nella città eterna, tra rovine dell’antica Roma e stradine medievali, tra lo sfarzo dei palazzi rinscimentali e l’austerità di quelli fascisti, ecco che diventa realtà anche l’archeologia industriale.
Ma la particolarità di questo spazio espositivo è che si tratta di un museo completamente abusivo, in spazi abusivi, dove vive gente “abusiva. Insomma niente è in regola eppure, come commenta il suo direttore, Tito, anch’egli abitante abusivo della ex fabbrica di saponi Mira Lanza, i visitatori – non tantissimi ancora – arrivano da tutto il mondo.
Eppure il degrado è presente ovunque in questo museo. E le opere d’arte di Seth, questo il nome dell’artista, con chiare influenze della street art, si presentano tra spazzatura, mobili distrutti, mura fatiscenti. E qualche tendopoli costruite dai pochi abitanti abusivi del museo.
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