La cancelliera tedesca Angela Merkel, intervenuta alla Conferenza mondiale sul clima che si tiene a Bonn, ha espresso apprezzamento per il fatto che gli Stati Uniti stiano rispettando l’accordo di Parigi “nonostante le dichiarazioni di Donald Trump che ha annunciato di volerne uscire”.
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tvsvizzera/spal con RSI (TG del 15.11.2017)
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Su questo piano la vincitrice delle recenti legislative in Germania ha ammesso che anche per il suo paese risulta difficile raggiungere gli obiettivi contenuti nell’intesa, in particolare per i potenziali “conflitti sociali” che possono scaturire dalla sua applicazione.
Sono infatti in corso a Berlino “difficili colloqui” per la formazione del governo di coalizione e le trattative investono anche aspetti sensibili come il costo dell’energia, l’occupazione e la dismissione delle centrali inquinanti a carbone di cui è ricca la Germania. Ma il suo paese, ha sottolineato, si impegnerà per la tutela del clima poiché l’accordo di Parigi “è solo un inizio” e “alle parole ora devono seguire i fatti”.
L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre del 40% le emissioni di gas a effetto serra entro il 2030 (rispetto ai valori del 1990). Questo allo scopo di contenere di 2 gradi l’innalzamento delle temperature medie rispetto l’era preindustriale.
Anche la Francia farà la sua parte su questo fronte, ha da parte sua assicurato il presidente Emmanuel Macron che ha annunciato la chiusura entro la fine del 2021 di tutte le centrali a carbone.
Mentre il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha osservato che l’anno scorso sono stati stanziati 825 miliardi di dollari in combustibili fossili e questi sono “investimenti in un futuro non sostenibile” e per questo motivo “bisogna procedere più celermente”.
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