Terrorista di Barcellona, è caccia in tutt’Europa
I media spagnoli hanno diffuso lunedì le prime immagini del presunto terrorista marocchino Younes Abouyaaqoub, in fuga dopo l’attentato sulla Rambla. Le ricerche sono state estese a tutta l’Europa.
Alla guida del furgone che giovedì ha travolto decine di persone a Barcellona, uccidendone 13, vi era un 22enne marocchino, Younes Abouyaaquob. Le autorità catalane lo hanno confermato ufficialmente lunedì.
Le immagini diffuse dai media spagnoli mostrano un uomo con degli occhiali da soli che attraversa rapidamente il mercato de La Boqueria, poco dopo l’attentato. In seguito Abouyaaquob avrebbe accoltellato a morte un uomo per rubargli l’auto, poi ritrovata abbandonata fuori città.
Secondo la polizia, per il momento non ci sono elementi che facciano pensare che Abouyaaquob abbia lasciato la Spagna. Le ramificazioni e i contatti della cellula terroristica di cui faceva parte sono però così estese che potrebbe essere ovunque, Svizzera inclusa.
Domenica è infatti trapelato che uno dei cinque terroristi uccisi dalle forze dell’ordine a Cambrils nella notte tra giovedì e venerdì, aveva soggiornato per un giorno a Zurigo lo scorso dicembre.
Il commando -secondo le indagini- era composto da 12 uomini. Nella casa di Alcanar, dove sono state trovate 120 bombole di gas, ci sarebbero stati 4 uomini. Tre sono rimasti uccisi in una deflagrazione, mentre manipolavano l’esplosivo. L’unico sopravvissuto è già stato interrogato e martedì sarà trasferito a Madrid. Pare che l’uomo stia collaborando con la polizia.
Identificato il terrorista in Finlandia
E sempre in tema di terrorismo, in Finlandia le autorità hanno reso noto il nome dell’uomo che tre giorni fa ha accoltellato e ucciso due donne e ferito altre otto persone, prima di essere fermato dalla polizia con un colpo di pistola alla gamba. Si tratta di Abderrahman Mechkah, un 18enne marocchino che aveva presentato una richiesta d’asilo nel paese, respinta però dalle autorità.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.