Continua la corsa dei frontalieri provenienti dalle vicine province italiane verso il cantone Ticino. Nel secondo trimestre dell’anno, indica oggi l’Ufficio federale di statistica, i lavoratori residenti oltre confine sono aumentati su base annua del 5,3% raggiungendo la cifra record di 65'490 unità.
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tvsvizzera/spal con RSI (TG del 10.8.2017)
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Trend analogo, anche se meno marcato, nell’insieme del paese dove si registra un balzo del 3,5% (322’028 unità). L’incremento rispetto al trimestre precedente è dell’1,3% sia a livello ticinese che nazionale.
Su piano regionale è la zona del Lemano – in particolare nel canton Ginevra (120’021) – quella dove c’è stato l’afflusso maggiore di nuovi frontalieri con una progressione annua del +4,1% (+2,2% nel trimestre).
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A trainare gli arrivi (+4,5%) è soprattutto il settore terziario che ne occupa 211’035 mentre nell’industria l’incremento è stato più contenuto (+1%, 109’033). Nell’agricoltura, ramo che ne occupa in totale 1’960 (+4,6%), le cifre sono meno significative.
La Francia resta il paese principale da cui proviene questa particolare categoria di lavoratori con 176’371 presenze (+3,1%), seguono gli italiani (73’262, +5,4%) che hanno però la peculiarità di concentrarsi in stragrande maggioranza nel solo cantone Ticino nel quale rappresentano una quota del 27,1% sull’insieme della manodopera attiva. I cittadini tedeschi sono invece 61’963 (+2%) e gli austriaci 8’285 (+1,8%).
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