Una delle misure prese in Svizzera per cercare di contrastare l’aumento vertiginoso dei costi in ambito sanitario è stata il blocco dei nuovi studi medici ma la moratoria transitoria, che è già stata prorogata più volte, scadrà definitivamente nel giugno 2019.
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tvsvizzera/spal con RSI (TG del 5.7.2017)
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Per questo motivo il governo ha adottato una serie di provvedimenti in vista della riapertura del mercato ai professionisti, molti dei quali provenienti dall’estero. In particolare vengono inaspriti i criteri per poter operare a carico del sistema sanitario nazionale, cofinanziato dalle assicurazioni private e sono estese le competenze in materia dei Cantoni.
Si vuole in sostanza evitare che si ripeta il fenomeno del 2012 quando la liberalizzazione del settore ha portato all’esplosione dei costi e dei nuovi medici, soprattutto nelle regioni di frontiera (Ticino, Ginevra e Basilea). Per questo ai futuri dottori verrà richiesta la buona conoscenza della lingua locale e del sistema sanitario elvetico e il miglioramento costante della qualità delle cure.
Ma anche i Cantoni potranno dire la loro: in presenza di situazioni particolari potranno infatti stabilire dei contingenti per i medici specialisti che intendono operare in ambito ambulatoriale.
Per il ministro Alain Berset la soluzione proposta – che peraltro ripropone diversi punti del progetto bocciato di misura in parlamento nel 2015 – è un buon compromesso e conferma il principio dell’obbligo di contrarre, in base al quale le assicurazioni private sono tenute a rimborsare le prestazioni di tutti i medici.
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