Air Berlin in bancarotta
La seconda compagnia tedesca è in grandi difficoltà. Per permettere ad Air Berlin di continuare a volare, il governo di Angela Merkel ha accordato un prestito di 150 milioni di euro.
Fondata nel 1978, Air Berlin è con l’acqua alla gola. Il suo azionista di riferimento – Etihad Airways, che possiede il 29,2% del capitale – ha infatti annunciato di non volere più iniettare soldi nella compagnia.
“Lo scorso aprile, Etihad ha liberato un finanziamento supplementare di 250 milioni di euro a favore di Air Berlin […]. Tuttavia, l’attività della compagnia si è deteriorata a un ritmo mai visto prima, ciò che le ha impedito di superare sfide importanti e di attuare soluzioni strategiche alternative”, ha spiegato in un comunicato la società di Abu Dhabi.
Air Berlin si è così vista costretta ad avviare una procedura d’insolvenza.
Per evitare che gli aerei rimangano bloccati a terra in questo periodo di vacanze – con gli immaginabili disagi per i turisti tedeschi e stranieri che volano con questa compagnia – il governo tedesco ha deciso di concedere a Air Berlin un prestito di 150 milioni di euro. “Dovrebbe essere sufficiente per un periodo di tre mesi”, ha precisato la ministra dell’economia Brigitte Zypries.
Lufthansa, di cui fa parte anche Swiss, ha dal canto suo annunciato di stare negoziando con Air Berlin per rilevare alcune attività. Una decisione è attesa per le prossime settimane.
Dal 2008, il bilancio di Air Berlin si è chiuso nelle cifre nere solo una volta, con un magro utile nel 2012. Negli ultimi tempi la situazione si è ulteriormente aggravata. La compagnia è indebitata per più di un miliardo di euro e ha registrato una perdita di ben 728 milioni nel 2016.
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