Il Governo tedesco intende comprare carri armati Leopard 2 in dotazione all’esercito svizzero per sostituire i blindati che ha fornito all’Ucraina.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Una richiesta formale in tal senso, come ha anticipato il Blick, è giunta per iscritto lo scorso 23 febbraio alla consigliera federale Viola Amherd da parte dei ministri tedeschi della Difesa Boris Pistorius e dell’Economia Robert Habeck.
Fonti del Dipartimento federale della difesa (DDPS) hanno precisato che non è prevista una successiva consegna dei Leopard 2 alle forze armate di Kiev, per la quale Berna non darebbe la sua autorizzazione, come insegna la storia anche recente.
Contenuto esterno
La destinazione finale degli armamenti sarà la Germania o uno dei partner della NATO e dell’Unione Europea, ha indicato un portavoce del DDPS, e i carri armati serviranno a rimpiazzare quelli già ceduti all’Ucraina e per migliorare la dotazione di pezzi di ricambio.
Da parte sua l’esercito svizzero, che ha svolto accertamenti preliminari sulla questione, non pone veti alla possibile vendita di un numero limitato di carri armati, che peraltro non sono attualmente operativi. La formula ipotizzata è quella di un’acquisizione diretta dei blindati da parte della casa produttrice, la tedesca Rheinmetall.
Risposta interlocutoria da Berna
Nella sua risposta di due giorni fa la ministra della Difesa elvetica ha spiegato ai suoi due interlocutori germanici che per perfezionare la vendita dei Leopard 2 occorre una decisione formale di messa fuori servizio degli stessi da parte del Parlamento che al momento non c’è ancora (sono attualmente in corso discussioni alle Camere).
Ma per una questione di rispetto istituzionale non è in grado di anticipare l’orientamento del legislativo. Su questa questione è comunque prevista una presa di posizione del Governo federale lunedì prossimo.
Una questione spinosa
Il commercio di materiale bellico nel quadro della guerra in Ucraina costituisce una questione molto delicata in Svizzera, paese ufficialmente neutrale.
All’inizio di febbraio, la Commissione della politica di sicurezza della Camera alta (Consiglio degli Stati) ha respinto una proposta di iniziativa parlamentare che intendeva mettere fuori servizio e in seguito restituire alla Germania un massimo di 30 degli attuali 96 Leopard 2 in dotazione dell’Esercito svizzero (e attualmente dismessi), considerati una sorta di riserva strategica.
Neutralità elvetica e vendita di armi
Negli scorsi mesi la Germania (due volte), Danimarca e Spagna avevano chiesto a Berna l’autorizzazione per poter rifornire le forze armate ucraine di armamenti – soprattutto munizioni per sistemi di difesa anti aerea – fabbricati nella Confederazione che si trovavano nei loro arsenali. Ma la risposta delle autorità federali, che hanno motivato la decisione con il principio della neutralità elvetica, è sempre stata negativa.
Proprio su questa questione, nel maggio dello scorso anno sono entrate in vigore in Svizzera norme più restrittive all’esportazione di armi, contenute nel controprogetto parlamentare all’iniziativa popolare “contro l’esportazione di armi in Paesi teatro di guerre civili” (che è stato ritirato dagli iniziativisti).
La proposta adottata dalle Camere estende il divieto di vendita di armi a Paesi coinvolti in guerra civile, anche alle esportazioni verso gli Stati che violano “gravemente e sistematicamente” i diritti umani. Il parlamento ha voluto anche eliminare la possibilità, concessa all’Esecutivo in circostanze eccezionali, di derogare a queste regole per salvaguardare gli interessi di politica estera o di sicurezza nazionale.
Il Tribunale penale federale multa Trafigura per corruzione
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Tribunale penale federale (TPF) ha condannato venerdÌ il colosso del trading di petrolio Trafigura al pagamento di una multa di 3 milioni di franchi per aver corrotto il CEO di una compagnia petrolifera angolana.
Karin Keller-Sutter: “La Confederazione è una macchina di sovvenzioni”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Confederazione è una macchina di distribuzione di sovvenzioni a vari attori del paese: lo afferma la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
UBS, Sergio Ermotti ribadisce il “no” a requisiti patrimoniali più severi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente della direzione di UBS Sergio Ermotti si è nuovamente espresso contro l'idea di richiedere alla banca una dotazione di capitale maggiore.
Mancano fondi, il terzo tentativo di recupero della nave “Säntis” non si farà
Questo contenuto è stato pubblicato al
È fallito ancor prima di iniziare il terzo tentativo di recupero del piroscafo "Säntis", il cui relitto giace sul fondo del Lago di Costanza dal 1933.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Di fronte alle varie critiche mossele, la "ministra" della difesa Viola Amherd tenta, forse per l'ultima volta prima della sua partenza a fine marzo, di ripristinare l'immagine delle forze armate.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Quello appena trascorso è stato un mese particolarmente mite. Con una temperatura superiore alla media pluriennale di 1,2 °C, Lugano ha registrato il nono mese di gennaio più caldo da quando sono iniziate le misurazioni nel 1864.
Barometro KOF oltre alle attese, segnali di ripresa per l’economia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Segnali di ripresa per l'economia svizzera: è l'indicazione che emerge dal barometro del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo (KOF), salito in gennaio oltre le attese.
Il CEO di Roche ha guadagnato 10 milioni in un anno
Questo contenuto è stato pubblicato al
Roche ha pagato 10,0 milioni di franchi nel 2024 al Ceo Thomas Schinecker, al suo primo esercizio completo alla testa del colosso farmaceutico renano: nel 2023 aveva incassato 9,6 milioni, dopo essere entrato in carica in marzo.
Commercio al dettaglio, aumentano le vendite in dicembre
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dicembre positivo per i negozi stanziali e online svizzeri, che hanno visto le loro vendite beneficiare di un incremento - corretto per spurgare gli effetti dei differenti giorni di attività e festivi - dell'1,1% rispetto allo stesso mese del 2023.
Previste meno richieste di asilo nel 2025 in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per l'anno corrente, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) prevede una diminuzione delle nuove domande di asilo di quasi il 15% a 24 mila unità (-4 mila rispetto al 2024).
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Riesportare materiale bellico elvetico in Ucraina: lo chiede un senatore UDC
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera non dovrebbe bloccare i Paesi che vogliono aiutare con armi e munizioni l'Ucraina: ne è convinto il democentrista Werner Salzmann.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La richiesta di diversi Paesi di rivendere le armi di fabbricazione elvetica all’Ucraina ha aperto un dibattito politico, giuridico e storico.
Il divieto di riesportazione delle armi preoccupa l’industria svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
La proibizione di vendita di armamenti prodotti in Svizzera a Paesi terzi coinvolti in conflitti, sta creando difficoltà all'industria bellica.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.