Berna favorevole a un tribunale internazionale contro Mosca
La Svizzera sostiene la proposta di un tribunale speciale chiamato a giudicare l’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Lo ha confermato il ministro degli Esteri Ignazio Cassis in un incontro a New York sulla Corte penale internazionale (CPI) nell’ambito delle Nazioni Unite.
La Corte penale internazionale ha emesso in marzo un mandato d’arresto internazionale contro il presidente russo Vladimir Putin, ma non ha la competenza di indagare l’invasione dell’Ucraina da parte dell’Armata russa.
Per questo motivo le diplomazie occidentali hanno avanzato l’idea di creare un tribunale speciale, sul modello di quello istituito per l’ex Jugoslavia. In proposito Ignazio Cassis ha affermato che una corte di questo tipo va però fondata in un quadro multilaterale ampio e con un sostegno internazionale equilibrato.
Alain Berset critica Mosca
Da parte sua martedì il presidente della Confederazione Alain Berset aveva criticato Mosca nel suo discorso tenuto nel corso del dibattito generale dell’ONU. “Con la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina, la Federazione Russa non ha solo attaccato un Paese pacifico, ma anche il diritto internazionale e il multilateralismo”, ha denunciato il consigliere federale uscente.
Il responsabile del Dipartimento federale dell’interno (DFI) si è rammaricato del fatto che questa aggressione sia stata fatta da un membro permanente del Consiglio di sicurezza dell’Onu, un organo che, secondo la Carta delle Nazioni Unite, è “il principale responsabile del mantenimento della pace mondiale e della sicurezza internazionale”.
Alain Berset ha anche criticato in generale capi di Stato e di governo che cercano di spingere verso un “disordine globale” a loro favorevole. Serve piuttosto, ha sottolineato, un nuovo ordine mondiale che garantisca stabilità, fiducia e prospettive comuni.
“Dovunque avanzano il protezionismo e l’egoismo – ha aggiunto – ma minacce e violenza non hanno mai offerto una soluzione per i problemi e le ineguaglianze nel mondo.”
Attesa per la riunione del Consiglio di Sicurezza
Intanto c’è attesa per la riunione di mercoledì del Consiglio di sicurezza, durante la quale il presidente ucraino Voldymyr Zelensky dovrebbe presentare il suo piano di pace, che ha già ottenuto il sostegno di almeno 140 dei 193 paesi membri delle Nazioni Unite.
Esso prevede il ritiro totale della Russia da tutte le regioni occupate e il pagamento di riparazioni di guerra, condizioni che Mosca però non è assolutamente disponibile ad accettare.
Alla riunione del Consiglio di sicurezza dovrebbe partecipare anche il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov: per la prima volta dall’inizio del conflitto, quindi, membri del governo dei due paesi in guerra siederanno allo stesso tavolo. All’incontro presenzieranno anche Berset e Cassis, poiché la Svizzera fa parte del Consiglio di Sicurezza, in qualità di membro non permanente, fino alla fine del 2024.
Piattaforme online, gli esperti consigliano una strategia olistica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le piattaforme online, come i social network o i motori di ricerca, influenzano la formazione dell'opinione pubblica e quindi la democrazia. La Commissione federale dei media (COFEM) raccomanda dunque una strategia olistica per controllarle.
Statuto S, tre ucraini su dieci in Svizzera lavorano
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sempre più rifugiati ucraini in Svizzera hanno un lavoro. Il tasso di occupazione delle persone a beneficio dello statuto S di protezione era di poco inferiore al 30% alla fine del 2024.
WEF 2025, Trump non parteciperà (di persona), mentre Zelensky sarà a Davos
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente eletto statunitense Donald Trump parteciperà al Forum economico mondiale (WEF) 2025 di Davos (GR) tramite videoconferenza. L'intervento del repubblicano è previsto per giovedì 23 gennaio, ha annunciato oggi il presidente del WEF Børge Brende.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Premio Wakker 2025 è stato assegnato al comune di Poschiavo (GR) per aver saputo combinare tradizione e progresso diventando un modello per il futuro delle regioni di montagna.
Preoccupano le pratiche di polizia e le carceri affollate in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Comitato europeo contro la tortura è preoccupato per le pratiche di polizia applicate in Svizzera e per le carceri sovraffollate.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il produttore di cioccolato Lindt & Sprüngli è riuscito ad aumentare le vendite l'anno scorso, nonostante l'incremento del costo delle materie prime agricole. Il gruppo zurighese ha perfezionato i propri obiettivi finanziari.
“I prezzi degli skipass in Svizzera non sono trasparenti”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Fondazione svizzero-tedesca per la protezione dei consumatori (SKS) critica le stazioni sciistiche per la loro offerta di "prezzi flessibili": a suo avviso, spesso manca la trasparenza quando si tratta di abbonamenti stagionali e carte giornaliere.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il rapporto della Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) su Credit Suisse (CS) conferma che UBS ha pagato un prezzo troppo basso per rilevare l'istituto concorrente.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nelle famiglie svizzere si rinuncia sempre di più alla carne: la quota di quelle che consuma prodotti animali senza restrizioni è passata da circa il 71% nel 2022 a circa il 64% l'anno scorso, indica un'indagine dell'Università di San Gallo.
Iran, riunione a Ginevra con Francia, GB e Germania sul nucleare
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Iran e i Paesi del gruppo noto come E3 - Gran Bretagna, Francia e Germania - si sono incontrati a Ginevra per discutere del programma nucleare di Teheran ad appena una settimana dall'insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.