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Berna favorevole a un tribunale internazionale contro Mosca

Il ministro degli Esteri Ignazio Cassis
Il ministro degli Esteri Ignazio Cassis concorda sul tribunale speciale Copyright 2023 The Associated Press. All Rights Reserved.

La Svizzera sostiene la proposta di un tribunale speciale chiamato a giudicare l’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia.

Lo ha confermato il ministro degli Esteri Ignazio Cassis in un incontro a New York sulla Corte penale internazionale (CPI) nell’ambito delle Nazioni Unite.

La Corte penale internazionale ha emesso in marzo un mandato d’arresto internazionale contro il presidente russo Vladimir Putin, ma non ha la competenza di indagare l’invasione dell’Ucraina da parte dell’Armata russa.

+ La Svizzera è nel Consiglio di sicurezza dell’ONU

Per questo motivo le diplomazie occidentali hanno avanzato l’idea di creare un tribunale speciale, sul modello di quello istituito per l’ex Jugoslavia. In proposito Ignazio Cassis ha affermato che una corte di questo tipo va però fondata in un quadro multilaterale ampio e con un sostegno internazionale equilibrato.

Alain Berset critica Mosca

Da parte sua martedì il presidente della Confederazione Alain Berset aveva criticato Mosca nel suo discorso tenuto nel corso del dibattito generale dell’ONU. “Con la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina, la Federazione Russa non ha solo attaccato un Paese pacifico, ma anche il diritto internazionale e il multilateralismo”, ha denunciato il consigliere federale uscente.

Il responsabile del Dipartimento federale dell’interno (DFI) si è rammaricato del fatto che questa aggressione sia stata fatta da un membro permanente del Consiglio di sicurezza dell’Onu, un organo che, secondo la Carta delle Nazioni Unite, è “il principale responsabile del mantenimento della pace mondiale e della sicurezza internazionale”.

Alain Berset ha anche criticato in generale capi di Stato e di governo che cercano di spingere verso un “disordine globale” a loro favorevole. Serve piuttosto, ha sottolineato, un nuovo ordine mondiale che garantisca stabilità, fiducia e prospettive comuni.

“Dovunque avanzano il protezionismo e l’egoismo – ha aggiunto – ma minacce e violenza non hanno mai offerto una soluzione per i problemi e le ineguaglianze nel mondo.”

Attesa per la riunione del Consiglio di Sicurezza

Intanto c’è attesa per la riunione di mercoledì del Consiglio di sicurezza, durante la quale il presidente ucraino Voldymyr Zelensky dovrebbe presentare il suo piano di pace, che ha già ottenuto il sostegno di almeno 140 dei 193 paesi membri delle Nazioni Unite.

Esso prevede il ritiro totale della Russia da tutte le regioni occupate e il pagamento di riparazioni di guerra, condizioni che Mosca però non è assolutamente disponibile ad accettare.

Alla riunione del Consiglio di sicurezza dovrebbe partecipare anche il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov: per la prima volta dall’inizio del conflitto, quindi, membri del governo dei due paesi in guerra siederanno allo stesso tavolo. All’incontro presenzieranno anche Berset e Cassis, poiché la Svizzera fa parte del Consiglio di Sicurezza, in qualità di membro non permanente, fino alla fine del 2024.


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