L’addio dell’ultimo regista italiano di fama mondiale
È morto Bernardo Bertolucci. Il grande regista, nato a Parma nel 1941, si è spento a Roma dopo una lunga malattia. Suoi alcuni capolavori del cinema come "Ultimo tango a Parigi", "Il tè nel deserto", "Piccolo Buddha", "Novecento" e "L'ultimo imperatore".
“L’ultimo imperatore” gli valse nove Oscar, tra cui due personalmente a lui: miglior regista e migliore sceneggiatura non originale. Nel 2007 gli fu conferito il Leone d’oro alla carriera alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e nel 2011 la Palma d’oro onoraria al festival di Cannes. L’ultimo film da lui diretto è “Io e te” del 2012, tratto dal romanzo di Nicolò Ammaniti.
Primogenito del poeta Attilio, Bernardo è cresciuto al cinema da Pier Paolo Pasolini (ne fu aiutoregista tra il ’60 e il ’61) e alla poesia da suo padre che lo incoraggiò a pubblicare la prima raccolta “In cerca del mistero” con cui vinse nel ’62 il Premio ViareggioCollegamento esterno.
Statura internazionale
Dopo anni di sperimentazione tra il Living Theatre e Sergio Leone (per cui scrisse insieme a Dario Argento il soggetto di C’era una volta il west) acquisì statura internazionale nel 1970 con due capolavori: “Strategia del ragno” e “Il conformista” dal racconto dell’amico Alberto Moravia.
Due anni dopo scandalizzava il mondo intero con “Ultimo tango a Parigi” (mandato al rogo in Italia nel ’76 con sentenza definitiva). E nello stesso 1976 saldava la sua anima poetica, fortemente legata alla terra natale, e quella internazionale, figlia degli umori americani e del cinema inteso come prodigio meraviglioso, firmando il fluviale “Novecento” diviso in due atti.
Trilogia esotica
Dopo alcune regie minori, tra la fine degli anni ’80 del secolo scorso e gli inizi degli anni ’90, Bernardo BertolucciCollegamento esterno regala la trilogia esotica, i nove Oscar de L’ultimo imperatore, il viaggio disperato del “Te nel deserto” (tratto dal romanzo “Sheltering Sky” del 1949 di Paul Bowles), la pace interiore del Piccolo Buddha.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.