Il fiume Aare è troppo caldo e i pesci sono a rischio: la centrale deve ridurre la produzione di elettricità.
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tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
La centrale atomica di Beznau, nel canton Argovia, ha dovuto ridurre la produzione di corrente a causa delle alte temperature raggiunte dal fiume Aare, le cui acque vengono usate per raffreddare l’impianto. Il corso d’acqua non deve superare i 25 gradi dopo il suo utilizzo, un limite oltre il quale c’è un importante rischio per la fauna ittica.
La decisione di ridurre la produzione da parte del gestore Axpo risale alla fine della settimana scorsa e si basa su indicazioni dell’Ufficio federale dell’energia.
Non è la prima volta che viene presa una decisione simile: già in passato, nel corso di ondate di calore simili a quella attuale, le centrali atomiche hanno dovuto ridurre le proprie prestazioni. Mühleberg – ora in fase di smantellamento – le ha ridotte del 5% nel 2017. La stessa Beznau lo ha fatto del 30% nell’agosto 2018. Decisioni che vengono prese appena la temperatura media giornaliera del fiume supera i 20,5 gradi.
Stando alle prescrizioni della Confederazione, se la temperatura dell’acqua in prossimità della centrale supera per tre giorni consecutivi i 25 gradi, entrambi i reattori devono essere spenti. Il portavoce di Axpo, Antonio Sommavilla, ha dichiarato in un intervento radiofonico che non è escluso che ciò possa accadere a breve, se la calura non dovesse diminuire. Se capitasse, Axpo dovrà acquistare elettricità all’estero.
Le altre due centrali elvetiche – Leibstadt (canton Argovia) e Gösgen (canton Soletta) – non usano corsi d’acqua per essere raffreddate: l’abbassamento della temperatura del reattore viene fatto tramite le tradizionali torri che rilasciano nell’aria vapore acqueo.
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