A Firenze in mostra il “meglio del meglio dell’arte”
Un "museo in vendita", vetrina d'eccezione per i capolavori presentati da 77 gallerie d'arte italiane e internazionali (anche alcune svizzere), 16 delle quali al loro debutto fiorentino: è la Biennale internazionale dell'antiquariato di FirenzeCollegamento esterno, che festeggia i suoi primi 60 anni di vita con un'edizione speciale che da Palazzo Corsini aperta al pubblico da sabato 21 a domenica 29 settembre.
Un vero e proprio viaggio nella bellezza, alla scoperta di gioielli rigidamente selezionati da un severissimo comitato di “vetting”, e cioè una sorta di commissione scientifica formata da storici dell’arte, professori universitari e professionisti del settore incaricati di deliberare sull’autenticità, la qualità e lo stato di conservazione delle opere.
Fra i pezzi prestigiosi negli stand allestiti nel palazzo settecentesco, ci sono una veduta veneziana del Canaletto esposta dalla galleria londinese Dickinson, un olio su tela del Tiepolo raffigurante Siface davanti a Scipione l’Africano portato da Milano da Matteo Lampertico e poi, da Salamon, una tempera su fondo oro attribuita a Ventura di Moro, una Sacra famiglia di Domenico Beccafumi da Orsi, la “Venere educatrice di Amore” di Pelagio Pelagi da Marletta, Antonio Vivarini da Frascione, Dirck van Baburen dai newyorkesi di Nicholas Hall, Giovanni Boldini da Antoniucci-Lapiccirella e, per il Novecento, lavori di Giorgio de Chirico (da Tornabuoni), Giulio Aristide Sartorio (da Berardi), Lucio Fontana (sempre da Dickinson).
Ancora, per quanto riguarda la scultura, spicca un inedito di Benedetto Da Maiano proposto dalla milanese Longari, oltre a opere di Lorenzo Bernini, Ercole Ferrata, Lorenzo Bartolini e Guido Reni, in questo ultimo caso un San Gerolamo presentato dalla galleria Canesso di Lugano e Parigi. Un mondo dell’arte di qualità incredibile quindi a Firenze, una settimana di visite di direttori di musei, collezionisti, galleristi e appassionati in arrivo da tutto il mondo, un’occasione unica al mondo di vedere il meglio del meglio, come ci confermano il critico d’arte Vittorio Sgarbi, e il segretario generale della Biennale, Fabrizio Moretti, incontrati proprio nelle sale della BIAF.
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