L'Unione europea ha raggiunto l'accordo politico sul disegno di legge che impone alle Big Tech una maggiore responsabilità sui contenuti illegali o nocivi che circolano sulle loro piattaforme. Un passo importante per lottare contro le derive di odio e fake news veicolate dalle reti sociali.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mrj
È giunta la fine della regola “Too Big to Care” (“troppo grande per preoccuparsene”): internet non sarà più un Far West contemporaneo. Dopo solo un anno e mezzo di discussioni e a 20 anni dalla prima legislazione in merito, l’UE ha raggiunto un accordo politico sul Digital Services Act, il disegno di legge che impone ai colossi del digitale maggiori responsabilità su contenuti illegali o nocivi veicolati dalle loro piattaforme.
Google, Apple, Meta, Amazon, Microsoft, Twitter, Tiktok e altre diventano responsabili per quello che gli utenti postano. Stop ai commenti e ai messaggi di odio razziale resi virali sui social network e stop anche al commercio di prodotti contraffatti non a norma.
Contenuto esterno
Un progetto fortemente voluto dal commissario europeo per il mercato interno Thierry Breton (che via Twitter ha definito l’accordo “una pietra miliare per i cittadini europei”) e dalla collega per la concorrenza Marghrete Vestager.
Il concetto di base è che ciò che è illegale nel mondo reale, lo è anche in quello digitale e le piattaforme diventano responsabili per i contenuti veicolati e amplificati dai loro algoritmi. Più grande è la compagnia, maggiore la responsabilità. Per gli utenti, inoltre, sarà più facile segnalare le irregolarità.
Il DSA è la seconda normativa chiave nella regolamentazione delle Big Tech, dopo che in marzo il Digital Markets Act aveva introdotto divieti e restrizioni per pratiche commerciali sleali e per una maggiore difesa della privacy.
Una strada, quella percorsa dall’UE, sulla quale si starebbero avviando anche gli Stati Uniti, a grande rilento rispetto ai tempi di Bruxelles.
In Svizzera Netanyahu e Gallant rischiano l’arresto
Questo contenuto è stato pubblicato al
In linea di principio, la Confederazione dovrebbe arrestare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu se dovesse venire in Svizzera.
Donna siriana abortì durante rinvio, risarcito anche il marito
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Tribunale federale (TF) accoglie parzialmente il ricorso di una famiglia siriana rinviata da Briga (VS) in Italia il 4 luglio del 2014.
Fermato in dogana mentre tentava di importare in Italia pellicce di lince e giaguaro
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un uomo di 39 anni è stato fermato alla frontiera tra Svizzera e Italia perché trovato in possesso di due pellicce fabbricate con pelle di animali che fanno parte di specie protette.
Munizioni svizzere per cecchini sono finite in Ucraina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Munizioni per armi da cecchino della società svizzera Swiss P Defence sono arrivate in Ucraina nel luglio 2023 attraverso un'impresa polacca.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Fino a 20 centimetri di neve sono caduti tra giovedì e venerdì fino in pianura in diverse regioni svizzere, mandando in tilt la rete di trasporti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le e gli stranieri che, non per colpa propria, percepiscono l'assistenza sociale, non dovrebbero perdere il diritto di soggiorno. È quanto prevede un progetto di legge, inviato giovedì in consultazione fino al 14 marzo.
Orologio di Trump non è cinese: è davvero svizzero, anzi ticinese
Questo contenuto è stato pubblicato al
Altro che cinese, l'orologio di Donald Trump - perlomeno quello da 100'000 dollari che tanto ha fatto parlare di sé - è davvero svizzero, anzi è ticinese e più precisamente momò.
La popolazione svizzera resta campione europea dei viaggi in treno nel 2023
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera resta di gran lunga campionessa europea dei viaggi in treno sia per il numero di tragitti effettuati che per i chilometri percorsi per persona. Lo indica oggi il Servizio d'informazione per i trasporti pubblici (Litra), riferendosi ai dati del 2023.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'emittente pubblica SSR (di cui fanno parte anche tvsvizzera.it e SWI Swissinfo), secondo una stima, dovrà tagliare circa 1'000 posti di lavoro a tempo pieno entro il 2029.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Australia contro Facebook
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Parlamento ha votato una legge sulla remunerazione dei contenuti giornalistici. Facebook reagisce bloccando la condivisione di notizie.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente statunitense ha firmato giovedì sera l'ordine esecutivo sui social media. Twitter ha subito risposto censurando un tweet di Trump.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.