Il commercio estero svizzero ha brillato nella prima metà del 2017. Le esportazioni, aumentando del 4,4%, hanno infatti stabilito un nuovo record toccando quota 109,6 miliardi di franchi, mentre le importazioni (+4,8%) si sono attestate a 90,7 miliardi, il valore più alto degli ultimi otto anni.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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In termini reali – ossia con i valori corretti in base all’evoluzione dei prezzi sulla base di valori medi – le esportazioni sono salite del 2,6%, le importazioni dello 0,8%. La bilancia commerciale chiude con un surplus di 19 miliardi, fa sapere il comunicato.
La crescita dell’export è stata trainata dai prodotti chimici e farmaceutici (+6,8% o +3,2 miliardi al livello record di 50,26 miliardi di franchi). In forte progressione la categoria tessili, abbigliamento e calzature (+20,5%) e i metalli (+11%); bene anche la bigiotteria e gioielleria (+6%).
…ma anche l’orologeria torna in positivo
Dopo una flessione durata tre semestri, interrompe l’emorragia l’orologeria (+0,1%). Ha stagnato anche il settore delle macchine e dell’elettronica (+0,4%) mentre la carta e arti grafiche (-3,7%) nonché le materie plastiche (-2,7%) hanno subito un calo.
A livello geografico le esportazioni verso il Nordamerica e l’Asia sono progredite del 6,3% e del 6%, con il giro d’affari con la Cina (+22,4%) che ha raggiunto un nuovo record. Il Medio Oriente segna invece una contrazione del 16,2%. L’Europa è dal canto suo cresciuta del 3,7%.
Importazioni in aumento
Per quanto riguarda le importazioni, la progressione è stata sostenuta da una larga gamma di prodotti. Quelli energetici mostrano l’incremento più marcato (+26,8%), dovuto tuttavia all’aumento dei prezzi. In termini reali risulta infatti un +2%.
Le importazioni si sono intensificate in provenienza da tutti i continenti, eccetto il Nordamerica che marca un calo dell’8,5%”. L’Europa è progredita del 5,7% L’Asia segna un +8,1%, con gli Emirati Arabi Uniti avanzati dall’83,3% e il Giappone del 16,7% mentre gli acquisti di merci in Cina hanno stagnato (+0,7%).
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