Negli Stati Uniti i fautori dell’indipendenza dello stato della California hanno ottenuto il nulla osta dalle autorità.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/fra con RSI news
Le autorità californiane hanno dato il via libera alla raccolta delle firme per ottenere l’indipendenza dello Stato dal resto dell’Unione. I sostenitori della “Calexit” dovranno depositare 585’407 sottoscrizioni valide in tempi relativamente brevi, 6 mesi. I termini scadono infatti alla fine di luglio. La cifra corrisponde all’8% degli aventi diritto di voto nel più popoloso dei 50 Stati degli USA. Lo prevede la Costituzione.
Se la raccolta dovesse riuscire (i promotori sono ottimisti) nel novembre 2018 si terrebbe una prima consultazione popolare. Prevalesse il “sì” alla separazione, si terrebbe un referendum nel 2019, che sarebbe vincolante, come del Regno Unito nel giugno 2016. I fautori ritengono che una California indipendente avrebbe più vantaggi che svantaggi.
Uno su tre sostiene la Calexit
Un abitante della California su tre vuole la Calexit, l’uscita dello Stato dall’Unione. A rivelarlo è un sondaggio di Reuters, secondo cui i sostenitori sono il 32%, un dato che fa registrare un aumento di dodici punti percentuali rispetto a quando è stata condotta l’ultima proiezione nel 2014. “C’è una tale ostilità verso Trump che per molti residenti è più intelligente lasciare l’Unione che combattere”, ha detto lo stratega democratico Steve Maviglio. A livello nazionale, però, i sostenitori della Calexit sono in calo: secondo il sondaggio sono infatti il 22%, contro il 24% del 2014.
La California è entrata nell’Unione come 31esimo stato il 9 settembre 1850.
(By No machine-readable author provided. Roke~commonswiki assumed (based on copyright claims). [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) or CC-BY-SA-3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/)], via Wikimedia Commons)
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Brexit, Westminster dovrà dare l’OK
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Procedere in modo diverso sarebbe una violazione dei principi costituzionali”, ha dichiarato il giudice David Neuberger, precisando che 8 membri della Corte su 11 si sono detti a favore della consultazione parlamentare. Viene respinto in questo modo il ricorso della premier britannica, la quale avrebbe voluto attivare l’articolo 50 del trattato di Lisbona senza…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Non si sono ancora arresi i sostenitori della NO Brexit. Sabato, in diverse città britanniche (e soprattutto a Londra), migliaia di manifestanti sono scesi in strada per chiedere al Parlamento di frenare il processo per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
I problemi di una Scozia indipendente se al referendum vince il “sì”
Questo contenuto è stato pubblicato al
In caso di secessione dal Regno Unito, Edimburgo dovrebbe affrontare temi spinosi come il rapporto con la Nato, l’Ue e il problema della valuta. Solo un netto prevalere del “no” potrebbe spegnere le aspirazioni di Salmond e del Partito nazionale scozzese. I movimenti indipendentisti e la Cina aspettano l’esito ma con speranze opposte. La plurisecolare…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Gran Bretagna ha deciso di abbandonare l’Unione Europea. Lo ha affermato la BBC alle 7.15. L’affluenza alle urne, dati ufficiali, è stata del 72,2%. La reazione dei mercati non si è fatta attendere: la Borsa di Tokyo sprofonda a -8,1%, i futures per quella di Londra al -7%. La sterlina è in flessione del…
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’idea di fare della Sardegna il 27esimo cantone svizzero, il Canton Marittimo, è stata lanciata ormai da più di un anno da due sardi di Cagliari, Andrea Caruso ed Enrico Napoleone. Presa inizialmente come una semplice provocazione, ora l’idea si è fatta maggiormente concreta. In questi mesi infatti è stata creata l’associazione Canton Marittimo e…
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Catalogna sulle elezioni regionali, trasformate in un referendum sull’indipendenza della regione, stanno uscendo i primi exit poll. Si delinea una vittoria dei partiti che vogliono l’indipendenza da Madrid. Il nostro inviato Davide Mattei
Per l’indipendenza della Catalogna c’è ancora molta strada da fare
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nonostante l’affermazione dei secessionisti nelle elezioni regionali di domenica scorsa, la strada della Catalogna verso l’indipendenza è tutt’altro che spianata. Per realizzare l’impresa, i nazionalisti devono ancora elaborare una strategia condivisa, superare le resistenze del governo spagnolo e degli altri Stati europei, nonché convincere gli elettori catalani che il distacco definitivo da Madrid sia la…
Barcellona, 1.4 milioni in piazza per indipendenza
Questo contenuto è stato pubblicato al
I secessionisti catalani sono scesi in piazza venerdì: 1.4 milioni di persone hanno partecipato alla grande manifestazione indipendentista sulla Meridiana, in occasione della Diada, la festa nazionale catalana. Se un anno fa i catalani chiedevano di votare un referendum, ora i partiti secessionisti promettono di dichiarare l’indipendenza se dovessero ottenere la maggioranza in parlamento. Il…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.