Il Senato toglie l’immunità a Matteo Salvini
Con 149 voti a favore e 141 contrari, il Senato italiano ha autorizzato giovedì un eventuale processo al leader della Lega.
Matteo Salvini potrebbe dover comparire davanti al Tribunale di Palermo per rispondere delle accuse di sequestro di persona e omissione e rifiuto d’atti d’ufficio, in relazione alla vicenda della nave Open Arms, bloccata in mare per 19 giorni con a bordo oltre 80 migranti nell’agosto 2019, quando il leader della Lega era a capo del Ministero dell’interno.
L’Aula del Senato ha infatti approvato giovedì l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti, in contrasto con quanto deciso il 26 maggio scorso dalla competente Giunta parlamentare. A favore della revoca dell’immunità si sono espressi Movimento 5 Stelle, Partito democratico, Leu, Autonomie, mentre i gruppi di centrodestra l’hanno respinta.
Il dossier torna ora a Palermo, dove la Procura dovrà chiedere il rinvio a giudizio del leader della Lega. Al termine dell’udienza preliminare, il pubblico ministero potrà chiedere il processo o il proscioglimento dell’ex ministro. Se la procedura dovesse andare fino in fondo, il massimo della pena prevista in questi casi è di 15 anni di carcere.
“Vado avanti a testa alta”
“Contro di me festeggiano i Palamara, i vigliacchi, gli scafisti e chi ha preferito la poltrona alla dignità. Sono orgoglioso di aver difeso l’Italia: lo rifarei e lo rifarò, anche perché solo in questo luglio gli sbarchi sono sei volte quelli dello stesso periodo di un anno fa, con la Lega al governo”, ha reagito il leader della Lega.
“Vado avanti, a testa alta e con la coscienza pulita, guarderò tranquillo i miei figli negli occhi perché ho fatto il mio dovere con determinazione e buonsenso – ha poi proseguito Salvini. Mi tengo stretto l’articolo 52 della Costituzione (“la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”) e ricordo le parole di Luigi Einaudi: ‘Quando la politica entra nella giustizia, la giustizia esce dalla finestra’. Non ho paura, non mi farò intimidire e non mi faranno tacere: ricordo che per tutti i parlamentari, presto o tardi, arriverà il giudizio degli elettori”.
Non si è fatta attendere neanche la reazione della organizzazione non governativa spagnola Open Arms, secondo cui il via libera del Senato “è un’occasione importante per ristabilire la verità dei fatti e per riaffermare, una volta per tutte, l’inviolabilità delle leggi internazionali e nazionali che regolano la nostra convivenza civile e che hanno permesso alle democrazie europee di non ripetere gli errori tragici del passato”.
tvsvizzera.it/mar/agenzie
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