Cento anni fa nascevano i treni-navetta per attraversare il San Gottardo
Il servizio ferroviario che permetteva a chi transitava in auto di montare in carrozza attraverso il traforo è stato in funzione fino al 1980, anno dell'apertura della galleria autostradale.
Prima dell’inaugurazione della galleria stradale del San Gottardo, avvenuta nel 1980, le automobili in transito dal Ticino verso il nord delle Alpi, o viceversa, potevano usufruire di un servizio di treni-navetta che attraversava la montagna lungo il vecchio traforo ferroviario. Un servizio che è stato inaugurato esattamente 100 anni fa, nel 1923, e che partiva o rispettivamente arrivava dalla stazione di Airolo, fino a quella di Göschenen, nel Canton Uri.
Estratti da un servizio televisivo del 1980 sulla chiusura della “Rollende strasse”.
Attraversare il San Gottardo facendo trasportare la propria automobile a bordo di un treno, ha permesso di mantenere questo tipo di collegamento anche nei periodi invernali, in cui il passo montano è coperto di neve. Oppure anche nei periodi in cui, complice il bel tempo o il periodo vacanziero, la strada veniva percorsa da molti.
Con gli anni – e con l’aumento del numero di automobili in circolazione – il servizio di treni-navetta è diventato sempre più utilizzato tanto da sfiorare il limite di capacità delle infrastrutture. Anche l’aumento del numero e della lunghezza dei camion ha messo a dura prova il servizio porta-auto, che cominciò nel tempo a mostrare sempre più pesanti limiti.
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40 anni fa – La prima auto sotto il San Gottardo
Con dei lavori iniziati nel 1957 e durati fino all’aprile 1960, la stazione di Göschenen venne ampliata, mentre la zona carico auto ingrandita e allungata. Per altri vent’anni, quindi, il servizio di treni-navetta continuò ad essere prezioso per tutti i viaggiatori a bordo di un’automobile.
Addio trasporto, arriva l’autostrada
L’entrata in servizio della galleria stradale del San Gottardo (qui un nostro approfondimento), nel settembre 1980, portò alla soppressione del servizio. L’inaugurazione del tunnel autostradale – quasi cento anni dopo l’apertura del traforo ferroviario – è stato un evento storico: la galleria lunga 17 chilometri rappresentava ai tempi il tunnel stradale più lungo del mondo.
Da allora, gli impianti nati per i treni-navetta hanno continuato ad essere usati per esigenze di servizio nella normale circolazione dei treni. Ma, con la chiusura della cosiddetta autostrada viaggiante, le stazioni ferroviarie di Airolo e Göschenen persero inevitabilmente traffico e. Furono declassate, così come i loro funzionari. Fino a quel momento, la ferrovia aveva trasportato 9’168’055 veicoli in totale.
A volte ritornano
Malgrado con l’arrivo della A2 sia venuta meno la necessità di garantire un servizio di treni-navetta al San Gottardo, esso si è comunque rivelato prezioso in situazioni di emergenza. È il caso per esempio del gravissimo incidente del 2001 in cui, a seguito dello scontro tra due camion che presero poi fuoco, morirono undici persone.
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Vent’anni fa la tragedia del San Gottardo
La tragedia portò inevitabilmente alla chiusura della galleria che si protrasse all’incirca per due mesi. Nel giro di 24 ore dall’incidente, le Ferrovie federali svizzere ripristinarono i treni-navetta tra Airolo e Göschenen fornendo così un servizio che si rivelerà preziosissimo.
Sono state infatti 70’000 le automobili che ne hanno usufruito per attraversare il traforo in quell’autunno 2001. Tra il Ticino e Uri sono sfrecciati 24 treni-navetta al giorno, registrando un tasso di occupazione medio del 45%, con punte che arrivavano anche al 100%.
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