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Code record sull’A2 al San Gottardo

Auto incolonnate in prossimità della galleria del Seelisberg, in riva al lago dei Quattro Cantoni.
Auto incolonnate in prossimità della galleria del Seelisberg, in riva al lago dei Quattro Cantoni. © Keystone / Urs Flueeler

Come era stato ampiamente previsto, in concomitanza con la festività del Venerdì Santo in molti cantoni protestanti, le autostrade sono state prese d'assalto dai vacanzieri diretti a sud.

Le destinazioni prescelte sono le regioni sudalpine della Svizzera italiana, dove gli intasamenti si sono prodotti anche sulla rete viaria locale, come nel Piano di Magadino, in prossimità del Lago Maggiore, ma anche l’Italia, come testimoniano i 4 km di auto incolonnate alla dogana autostradale di Chiasso Brogeda, in uscita dalla Confederazione.    

Al portale nord della galleria del San Gottardo la coda di veicoli ha raggiunto nel primo pomeriggio, intorno alle 13.15, i 22 chilometri, con tempi d’attesa per il transito del traforo autostradale di oltre tre ore e quaranta. Il serpentone di auto è costante da diverse ore al San Gottardo: nella notte l’ingorgo non è mai sceso sotto gli 8 chilometri e già in mattinata era salito a 17 chilometri.

Intasati anche gli itinerari alternativi

Non è andata molto meglio ai conducenti che, su indicazione dei servizi stradali, hanno optato per itinerari alternativi, come l’autostrada A13 tra Grigioni e Ticino attraverso il San Bernardino: l’attesa per le auto incolonnate tra l’uscita di Zizers e Bonaduz verso sud era di oltre un’ora e altri rallentamenti si sono formati tra Thusis e Mesocco lungo più punti del tracciato.

Livelli di traffico che superano quelli che si sono registrati, in periodi analoghi, prima della pandemia ma che non costituiscono un primato assoluto. Durante la Pentecoste, altra festività svizzera molto apprezzata dai vacanzieri, del 1999 e del 2018 i veicoli fermi al portale nord della galleria autostradale sotto le Alpi aveva raggiunto i 28 chilometri.  

Impennata di passeggeri anche negli aeroporti

Una grande affluenza, stando alle prenotazioni di questi giorni, è attesa anche negli aeroporti di Zurigo e Ginevra.

Per l’Hub svizzero le previsioni sono di circa 70’000 persone al giorno, una cifra che equivale grosso modo al 70% del periodo pre-pandemia, ha spiegato la portavoce Jasmin Bodmer. Il progresso è notevole, se si considera che l’anno scorso a Pasqua lo scalo aveva registrato una media di 13’2000 passeggeri al giorno. Da Zurigo-Kloten sono gettonate soprattutto mete come Londra, Amsterdam, Palma di Maiorca e Dublino.

Sulle sponde del Lemano invece si stimano circa 187’000 passeggeri, una cifra che corrisponde all’85% dello stesso periodo 2019, anno pre-pandemia. Le destinazioni più amate sono Londra, Lisbona, Porto e Madrid ma sono attesi anche voli in arrivo con sciatori diretti verso le rinomate stazioni invernali alpine, provenienti soprattutto dal Regno Unito.

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