Il Politecnico di Zurigo custodisce migliaia di tesori d’arte. La sua Collezione di Grafica, che nel 2017 compie 150 anni, non ha mai smesso di crescere grazie a lasciti e acquisizioni e conta oggi 160 mila opere tra disegni, incisioni, acqueforti, litografie e xilografie.
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tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 23.03.2017)
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Da Dürer a Rembrandt, da Goya a Picasso. I cassetti del ‘Poli’ custodiscono veri tesori. Di Picasso, peraltro, la Collezione conta 110 opere.
“Sono dei tesori incredibili, nomi importanti dell’arte dal XV secolo fino al presente ed è un piacere ogni volta”, spiega la direttrice della Collezione Linda Schädler, “aprire una scatola, un cartone e ammirare queste opere e farle conoscere al pubblico.”
Per la loro delicatezza, tuttavia, i fogli non possono essere mostrati in permanenza.
“L’arte su carta è estremamente fragile. Non può essere esposta continuamente alla luce e ci vuole una temperatura costante. Organizziamo però 5-6 mostre temporanee all’anno e prestiamo opere ad altri musei.”
Le telecamere della Radiotelevisione svizzera RSI entrano anche nella stanza in cui è conservata la preziosa donazione di un banchiere di fine ‘800. È una delle raccolte di incisioni più importanti al mondo.
Agli inizi, il Politecnico federale di Zurigo collezionava opere grafiche perché aveva anche una cattedra di storia dell’arte.
“La cattedra venne poi trasferita all’Università, ma il Politecnico decise comunque di mantenere e ingrandire la sua preziosa collezione. Siamo ancora qui anche per gli studenti, per i ricercatori, per tutti”.
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