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Come Halloween è diventato parte della cultura svizzera

Pumpkin
Una zucca felice a Zurigo. © Keystone / Christian Beutler

Il calendario svizzero è ricco di tradizioni bizzarre e magari un po' truci. C'è spazio per Halloween? Sì, dicono i bambini felici e chi vende zucche.

“Dolcetto o scherzetto!”. Trent’anni fa, la maggior parte della popolazione svizzera non avrebbe avuto idea di cosa stesse succedendo se, aprendo la porta di casa, si fosse trovata davanti un paio di bambine di otto anni, strafatte di zucchero e vestite da streghe o da scheletri, che urlavano una frase probabilmente incomprensibile.

Dalla metà degli anni Novanta, Halloween si è inserito progressivamente nella vita culturale elvetica. “Un po’ come le Oktoberfest, che ora inebriano anche le città e le campagne svizzere”, ha scritto il St. Galler TagblattCollegamento esterno, riferendosi alla famosa festa della birra di Monaco di Baviera.

“I pessimisti culturali vedono minacciate le usanze nazionali. E gli evangelici in particolare rifiutano Halloween poiché la ritengono una pratica impregnata di occultismo e satanismo. Ma non considerano però che l’evento ha smesso da tempo di avere caratteristiche religiose serie ed è ampiamente commercializzato. I responsabili di Halloween sono i folcloristi e non i teologi e ad aver diffuso questa festa nel nostro Paese sono gli esperti di marketing e gli organizzatori di eventi”.

Le origini di Halloween sono piuttosto oscure, ma si pensa Halloween che affondi le sue radici nelle tradizioni pagane celtiche, come l’antica festa gaelica di Samhain, quando le persone accendevano falò e indossavano costumi per allontanare i fantasmi.

Nel VIII secolo, Papa Gregorio III designò il 1° novembre come giorno per onorare tutti i santi. Ben presto, il giorno di Ognissanti incorporò alcune delle tradizioni di Samhain. Nei Paesi anglosassoni la vigilia di Tutti i Santi era chiamata All Hallows’Eve, diventata in seguito Halloween.

L’emigrazione di massa di irlandesi e scozzesi nel XIX secolo fece sì che Halloween prese piede negli Stati Uniti, venendo infine festeggiato da persone di ogni estrazione sociale, razziale e religiosa. Tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo, grazie all’influenza culturale degli Stati Uniti, Halloween si è diffuso in molte regioni del mondo, compresa l’Europa continentale.

Secondo il folclorista Konrad Kuhn, la tradizione si è propagata dapprima nella Svizzera francese, in provenienza dalla Francia, e poi nella Svizzera tedesca.

Ci sono voluti alcuni anni perché le grandi catene di distribuzione e i media si interessassero a questo evento, ma ciò che ha dato veramente impulso ad Halloween in Svizzera è stata la scoperta, da parte del mondo agricolo, della zucca come nuova fonte di reddito, ha scritto Kuhn in Kürbis, Kommerz und Kult: Halloween und Kürbisfest zwischen Gegenwartsbrauch und MarketingCollegamento esterno (Zucca, commercio e culto: Halloween e la festa della zucca tra costume contemporaneo e marketing), pubblicato su Folclore Svizzero nel 2010.

Un ruolo pionieristico è stato svolto dai fratelli Jucker, nel Canton Zurigo. La loro fattoria è diventata presto nota in tutta la Svizzera per le sue zucche e per eventi come i record della piramide di zucca più grande, della zuppa di zucca più grande, della zucca più pesante e così via. I media ne furono entusiasti e innumerevoli agricoltori seguirono il loro esempio, inondando la Svizzera di zucche, che fino ad allora erano state consumate con parsimonia e che ora riempivano le cucine di casa e i ristoranti.

Basta una cifra per rendersi conto di questo boom: nel 1991 in Svizzera erano state vendute 230 tonnellate di zucche; nel 2000 circa 10’000 tonnellate, secondo quanto riportato all’epoca dal giornale Schweizer Bauer (Il contadino svizzero).

“Gli Jucker hanno approfittato del tradizionale vuoto di novembre nel settore degli eventi, cosicché, oltre alla grande distribuzione, anche i parchi di divertimento, i catering e i negozi di costumi hanno mostrato interesse e hanno realizzato vendite elevate”, scrive Kuhn.

Ghost and witch
Della vecchia scuola: pronti per seminare il terrore a Daillens, nel Canton Vaud. Keystone / Laurent Gillieron

Giovani in agguato

Tuttavia, negli anni successivi Halloween ha subito un leggero calo. Le vendite legate a questa festa nei due maggiori supermercati del Paese, Migros e Coop, sono crollate nel 2007.

Allo stesso tempo, la copertura mediatica di Halloween è cambiata, secondo Kuhn. “Mentre prima i resoconti erano piuttosto favorevoli […], l’attenzione si è spostata principalmente sui danni alle proprietà commessi durante la notte dai giovani”.

Nel 2021, il portale online della Svizzera francese Le MatinCollegamento esterno osservava che “la polizia è ben cosciente che i piccoli mostri di una notte possono effettivamente trasformarsi in mostri”.

“Negli ultimi anni, sempre più persone hanno avuto la spiacevole sorpresa di trovare uova lanciate sulla facciata della propria casa o sulle finestre”, si leggeva nell’articolo. “Anche se la minaccia ‘dolcetto o scherzetto’ non dovrebbe essere altro che una minaccia, alcuni bambini si vendicano davvero di chi non dà loro nulla o non apre loro la porta”.

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Feste zombie

Dopo un periodo un po’ sottotono, la festa ha ripreso piede e il 31 ottobre in tutti i grandi magazzini svizzeri si trovano offerte di Halloween, i ristoranti propongono la zucca in mille modi e i cinema proiettano film dell’orrore.

“Giocare con le cose spettrali sta incontrando i favori di ambienti sempre più ampi”, ha scritto martedì il St. Galler Tagblatt. “Molte persone si divertono a organizzare feste di Halloween in cui camminano per il salotto vestite da zombie con un bicchiere di liquido color sangue e intingono le tortilla chips nel guacamole ‘vomitato’ da una zucca”.

Sebbene Halloween in Svizzera sia ancora lontano dall’enorme celebrazione nazionale che si tiene negli Stati Uniti, gli svizzeri e le svizzere che lo festeggiano si danno davvero da fare, con gli adulti che sembrano cercare di superarsi a vicenda con travestimenti impressionanti e cruenti.

Zombies
Due zombie a Basilea nel 2019. Keystone / Georgios Kefalas

Negli Stati Uniti i costumi sono generalmente più umoristici, ma in Svizzera la satira è riservata per il periodo di Carnevale. Va inoltre sottolineato che alcune regioni della Confederazione hanno usanze perlomeno originali, come decapitare un’oca mortaCollegamento esterno o permettere ai ragazzini di immobilizzare e impiastricciare il viso delle bambine o delle giovani donne con un grasso neroCollegamento esterno.

Come annota Kuhn, elementi di Halloween si ritrovano in altri usi diffusi in Svizzera, come la lanterna ricavata da una rapa intagliata nella processione del Räbeliechtli o alcuni elementi della commemorazione dei morti nel giorno di Ognissanti.

È difficile dire se Halloween stia guadagnando o perdendo popolarità in Svizzera. Alcuni quartieri organizzano grandi feste, anche per le persone adulte, dove pullulano mostri, scheletri, streghe e stregoni. I social media permettono ai genitori di creare mappe delle case in cui si fanno scherzi e dolcetti. Altre strade sono invece morte.

Ma Kuhn, nel suo articolo del 2010, è sicuro che la tradizione in qualche forma continuerà. “L’esigenza di avere un ciclo annuale con dei momenti salienti persiste, quindi si può presumere che Halloween […] sarà integrato in modo innovativo nel panorama dei costumi esistenti”.

La zucca, aggiunge, sembra aver trovato il suo posto anche al di là delle feste di Halloween, venendo intagliata in famiglia e poi esposta: “Un’usanza familiare durante la stagione buia”.

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