Dal G7 una dichiarazione congiunta che “non risolve nulla”
Riuniti da venerdì in Québec, i dirigenti del G7 sono finalmente riusciti a raggiungere un accordo su una posizione comune sul commercio. Tuttavia rimangono grandi divergenze.
“Parto dal principio che avremo un testo comune sul commercio”, ha annunciato la cancelliera tedesca Angela Merkel. “Tuttavia ciò non risolverà i problemi nei dettagli. Abbiamo concezioni diverse con gli Stati Uniti”, ha aggiunto, senza dare ulteriori precisazioni.
Questa dichiarazione, che contraddistingue la fine di ogni vertice del G7, marcherà invece un punto di rottura su altri due temi: il cambiamento climatico e l’inquinamento causato dalla plastica negli oceani. Sei paesi (Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Canada e Giappone) hanno infatti sottoscritto lo stesso documento – impegnandosi a riciclare la totalità della plastica entro il 2030 – mentre gli Stati Uniti si sono chiamati fuori.
“Un gran successo”, dixit Trump
Il presidente statunitense Donald Trump, partito da La Malbaie in anticipo per recarsi a Singapore, dove martedì incontrerà il leader nordcoreano Kim Jong Un, ha dal canto suo parlato di “un gran successo”. “Abbiamo avuto colloqui molto produttivi sulla necessità di avere degli scambi commerciali giusti”, ha affermato, invitando i suoi partner del G7 a riflettere sulla creazione di una zona di libero scambio.
“Sopprimere le tariffe doganali, sopprimere le barriere non tariffarie, sopprimere le sovvenzioni”, questa sarebbe la decisione “definitiva”, ha dichiarato Trump, che recentemente ha introdotto delle tasse sull’acciaio e l’alluminio importati.
Le affermazioni di Trump non devono però trarre in inganno. Nella località canadese il clima era assai pesante e l’inquilino della Casa Bianca, arrivato in ritardo e che non ha partecipato ad alcuni colloqui, non ha mai nascosto che la sua priorità era l’incontro in agenda martedì con il leader nordcoreano. Tuttavia, come rileva il corrispondente della Radiotelevisione svizzera, in quello che era annunciato come il vertice di una probabile rottura si è perlomeno riusciti ad evitare il peggio:
E mentre in Canada si sta chiudendo il G7, a Tsingdao, sul Mar Giallo, si incontrano i presidenti russo e cinese, in quello che è stato definito il G2.
Al centro dei colloqui tra Xi Jingping e Vladimir Putin la visione cinese del commercio, opposta al protezionismo di Trump, la nuova Via della seta e le infrastrutture.
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