Il principale oppositore del presidente russo Vladimir Putin, Alexei Navalny, è stato condannato a 3 anni e 5 mesi di carcere, di cui 2 anni e 5 mesi da scontare.
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Lo ha deciso un giudice del tribunale distrettuale Simonovsky, riunitosi per l’occasione presso la sede del tribunale della città di Mosca.
È stata accolta la richiesta del Servizio Penitenziario Federale di convertire la pena sospesa di Navalny in detenzione reale, a causa della presunta violazione dei termini della libertà vigilata.
Il giudice ha deciso però di prendere in considerazione l’anno di detenzione domiciliare già scontato per il caso Yves Rocher e dunque ha ridotto la detenzione in carcere da 3 anni e 5 mesi a 2 anni e 5 mesi.
Il team di Navalny ha subito invitato a una “protesta immediata a Mosca”. “Venite subito alla piazza del Maneggio! Il nostro Paese è piombato nella più completa illegalità, dobbiamo opporci”, si legge in un tweet postato dal Fondo anticorruzione.
Dure reazioni sono giunte dall’estero. Il governo britannico di Boris Johnson ha chiesto “il rilascio immediato e senza condizioni” di Navalny. In un messaggio firmato dal ministro degli Esteri, Dominic Raab, che parla di verdetto “perverso”, Londra invoca anche la liberazione di “tutti i dimostranti pacifici e i giornalisti” arrestati in Russia nelle ultime settimane.
Anche gli Stati Uniti, per voce del segretario di Stato Anthony Blinkenm, hanno domandato a Mosca la liberazione immediata e senza condizioni di Navalny. Gli Usa si coordineranno con gli alleati per valutare le forme con cui ritenere la Russia responsabile per quanto accaduto, anche in merito alle migliaia di arresti degli scorsi giorni.
Il servizio del telegiornale:
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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