Ponte Morandi, piano d’abbattimento entro 5 giorni
La parte del Ponte Morandi restata in piedi, il moncone ovest, è in condizioni "gravi se non gravissime".
Le indicazioni dei periti incaricati dalla Procura genovese non danno adito a dubbi e in proposito il pubblico ministero Francesco Cozzi osserva che “andrà accertato se ci siano state sottovalutazioni”, considerato che il deterioramento dell’infrastruttura “è precedente al crollo del viadotto”.
Ma a preoccupare è soprattutto il pilone 10, a ridosso del tratto autostradale franato, il cui stato è peggiore di quello caduto, come si desume dalle verifiche effettuate da Autostrade per l’Italia per il progetto di consolidamento del ponte dell’ottobre 2017.
Per evitare ulteriori danni l’intero ponte andrà abbattuto con una certa urgenza. Entro cinque giorni, ha assicurato il governatore Giovanni Toti, sarà ultimato il piano che coinvolgerà un certo numero di case vicine. La società controllata da Atlantia ha promesso di ricostruirlo in 8 mesi ma il governo ha avviato i primi atti per procedere alla revoca della concessione, anche se la materia è oggetto di discussione all’interno della stessa maggioranza.
Perquisizioni negli uffici di Autostrade
Sul fronte delle indagini nei prossimi giorni una ventina di nomi potrebbe essere iscritta nel registro degli indagati per i reati di attentato colposo alla sicurezza dei trasporti, omicidio colposo plurimo e disastro colposo. La Guardia di finanza è tornata nelle sedi di Autostrade per l’Italia a Genova, Firenze e Roma, dove ha sequestrato ingente materiale, in particolare documenti, corrispondenza elettronica e copie delle carte sim di 15 cellulari intestati a dirigenti.
Commissione contestata
Le indagini potrebbero a breve essere estese agli uffici del Ministero delle Infrastrutture, il cui titolare, il ministro Danilo Toninelli, finora aveva sempre espresso l’intenzione di costituirsi parte civile nel procedimento. Il ministro grillino, che si trova in vacanza al mare, è stato oggetto di diverse critiche nelle ultime ore, in particolare riguardo alla nomina della commissione ispettiva ministeriale di esperti, alcuni dei quali in passato hanno avuto rapporti con Società Autostrade.
Ieri si è dimesso il professore Antonio Brencich mentre il presidente Roberto Ferrazza è stato sollevato dallo stesso ministro “per ragioni di opportunità”.
Assemblea degli sfollati
Infine i 500 sfollati che abitavano sotto il viadotto si sono riuniti ieri in assemblea per coordinare la loro azione nei confronti delle autorità e della società concessionaria, che ha già stanziato mezzo miliardo per gli aiuti urgenti. Entro novembre dovrebbe essere trovata una sistemazione per tutte le persone che hanno dovuto lasciare la loro casa.
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