Mentre sono partite le trattative tra Regno Unito e Ue sulla Brexit le banche svizzere, riunite oggi a Berna, si interrogano sul futuro della piazza finanziaria londinese e molti istituti di credito hanno iniziato a ridurre la loro presenza nella City.
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tvsvizzera/spal con RSI (TG del 20.6.2017)
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La capitale britannica finora svolgeva un ruolo fondamentale per gli operatori elvetici, penalizzati dalle restrizioni all’accesso al mercato europeo. Infatti oltre ad essere un approdo strategico mondiale, Londra era la porta d’ingresso al mercato continentale.
La maggior parte delle 280 banche svizzere hanno una succursale e solo UBS e Credit Suisse impiegano oltre 11’000 persone in riva al Tamigi.
Ma dal 2019 per operare nell’Ue gli istituti elvetici dovranno rivolgersi altrove. In quest’ottica sono destinate a diventare ambite le piazze di Germania e Olanda e se anche Londra resterà un centro importante, perderà di attrattiva per la finanza rossocrociata ma anche europea. Nel servizio del TG le valutazioni di alcuni rappresentanti delle società elvetiche.
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