"Non cederò nulla a chi promette odio, divisione, ripiegamento nazionale". Così il presidente francese, Emmanuel Macron, in occasione del suo discorso sull'Europa alla Sorbona di Parigi. Il presidente ha quindi lanciato un appello a "rifondare un'Europa sovrana, unita e democratica". Macron per altro contestato dagli studenti davanti alla Sorbona.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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La sicurezza è la prima delle condizioni per vivere insieme in Europa, ha detto Macron. “Dobbiamo lottare contro l’insicurezza, contro il terrorismo sul web e i cyberattacchi”, ha aggiunto Macron, proponendo di “accogliere negli eserciti nazionali militari di ogni altro Paese europeo”, a iniziare da quello francese.
Il presidente ha anche proposto la creazione di un’accademia europea dell’intelligence per sconfiggere, tra l’altro, la minaccia terroristica e una procura europea contro il crimine organizzato, oltre che una protezione civile Ue.
Polizia europea delle frontiere
“Voglio che si crei progressivamente una polizia europea delle frontiere” Ue. Un corpo, ha aggiunto Macron, che dovrà effettuare una “rigorosa” gestione dei confini del continente. Ma per lui serve anche un “ampio programma di integrazione e protezione dei rifugiati. Accoglierli – ha detto tra gli applausi della platea – è il nostro dovere comune di europei, non dobbiamo perderlo di vista, ma dobbiamo farlo senza lasciare il fardello a qualcuno, che siano i Paesi di arrivo o di destinazione finale”
Macron contestato dagli studenti
L’arrivo del presidente francese Emmanuel Macron alla Sorbona per il suo discorso sulla “nuova Europa” è stato accolto da una dura contestazione di alcune centinaia di studenti che lo attendevano davanti alla facoltà.
“Macron vattene, l’università non è tua”, questo il coro che ha accolto Macron davanti all’ingresso della Sorbona tra striscioni con la scritta “Anticapitalisti” e bordate di fischi sotto gli occhi attenti di decine di celerini.
La contestazione ha costretto la polizia a disporre transenne intorno all’ingresso principale della Sorbona e le operazioni di filtro e controllo di studenti e giornalisti sono risultate rallentate.
All’esterno, gli agenti hanno fatto indietreggiare gli studenti che hanno srotolato uno striscione enorme con la scritta “tagli, jobs act XXL, benvenuti nel macronismo” e hanno gridato “Noi da nessuna parte, Macron dappertutto”.
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