Coronavirus, giro di vite in diversi Cantoni
Dopo l'annuncio di mercoledì del Governo federale, che ha per ora lasciato mano libera ai Cantoni su eventuali restrizioni, alcuni di questi ultimi hanno preso disposizioni.
Dalle mascherine obbligatorie alle vaccinazioni di richiamo, passando per l’obbligo di certificato sanitario per entrare in alcune strutture a maggiori controlli sulle misure di protezione.
All’indomani della decisione del Consiglio federale di non introdurre, almeno per il momento, nuove misure a livello nazionale per cercare di frenare l’aumento dei contagi, diversi Cantoni sono passati all’azione.
Nei Grigioni da lunedì, dopo che sarà giunta l’autorizzazione da Berna, sarà dato il via alle vaccinazioni di richiamo per tutti. La terza dose sarà accessibile a tutte le persone oltre i 16 anni, anche se è raccomandata prima di tutto a chi ha più di 65 anni.
Lo stesso fa Lucerna, mentre Turgovia, Zugo e Vaud danno dal canto loro la precedenza agli over-65 e agli operatori sanitari a contatto con pazienti a rischio
Diversi Cantoni hanno inoltre reintrodotto l’obbligo della mascherina a scuola. A Zurigo, ad esempio, sarà obbligatoria a partire dalla quarta elementare, a Basilea Campagna dalla quinta, mentre a San Gallo o Vaud solo nelle medie e nei licei per allievi e insegnanti.
Il Cantone della Svizzera francese ha anche deciso di intensificare i controlli sull’attuazione delle misure di protezione in negozi, ristoranti, discoteche e palestre, come pure in occasione delle grandi manifestazioni.
Ginevra, da parte sua, ha decretato l’obbligo della mascherina in tutti i luoghi al chiuso.
A Obvaldo da lunedì entra in vigore la regola del “3G” (dal tedesco “geimpft” per vaccinati, “genesen” per guariti e “getestet” per testati) per coloro che si recano in visita in ospedali, case di cura o case per anziani. Tutto il personale sanitario non vaccinato dovrà ora sottoporsi a un test due volte alla settimana. Lo stesso ha fatto il Vallese.
Lucerna si appresta da parte sua a introdurre l’obbligo di indossare la mascherina nei cinema, nei teatri e nelle sale da concerto, così come negli ospedali. Una decisione formale sarà presa domani, nel frattempo verranno condotte discussioni con gli altri Cantoni della Svizzera centrale in vista di un approccio coordinato.
Curva dei ricoveri negli ospedali sale
Un approccio coordinato di nuovo chiesto oggi tra le righe dalla Conferenza dei direttori cantonali della sanità, che ha domandato ulteriori misure contro la pandemia a livello nazionale. È l’unico modo – si precisa in una nota – per evitare un sovraccarico del sistema sanitario.
Tra le misure ventilate vi è un’estensione nazionale dell’obbligo di indossare maschere principalmente in ambienti chiusi, il lavoro a domicilio, una restrizione delle capacità dei locali e regole più severe nei piani di protezione.
Intanto, la curva dei ricoveri in ospedale continua a salire. Da una media settimanale di 0,25 ricoveri ogni 100’000 abitanti a metà ottobre, oggi il dato si attesta attorno a 0,7.
L’occupazione dei reparti di cure intensive è di circa l’80% e il 20% dei letti sono occupati da pazienti Covid. Nel servizio il reportage da un ospedale del Canton Vaud.
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