Anche il vaccino di Moderna fa ben sperare
Efficace nel 94,5% dei casi: è il risultato del test del vaccino sviluppato dalla società statunitense Moderna, di cui la Svizzera si è assicurata 4,5 milioni di dosi.
Dopo la Pfizer una settimana fa, lunedì è stato il turno di Moderna di rivendicare un risultato definito da alcuni esperti “eccezionale” circa l’efficacia del vaccino messo a punto contro la Sars-CoV-2.
Per lo studio sono state arruolate 30’000 persone. Il rischio di ammalarsi di Covid-19 è stato ridotto del 94,5% tra il gruppo di partecipanti a cui sono state somministrate due dosi di vaccino rispetto al gruppo che ha assunto solo un placebo. In dettaglio, dei 95 casi che hanno sviluppato Covid-19, 90 sono relativi a soggetti che facevano parte del gruppo cui è stato somministrato un placebo e 5 nel gruppo cui è stato somministrato il vaccino.
Per quanto concerne gli effetti collaterali, la società indica nel comunicatoCollegamento esterno che la maggior parte è stata di gravità lieve o moderata. Quelli di grado 3 (gravi) con frequenza uguale o superiore al 2% dopo la seconda dose includevano affaticamento (9,7% dei casi), mialgia (8,9%), artralgia (5,2%), cefalea (4,5%), dolore (4,1%) ed eritemi (2%). “Questi effetti collaterali – precisa Moderna – sono stati generalmente di breve durata”.
Rispetto a quello sviluppato da Pfizer, che deve essere conservato a temperature molto basse (si parla di 70 gradi sotto zero), il vaccino di Moderna dovrebbe essere più facile da trasportare. Si prevede infatti che rimanga stabile a temperature standard di refrigerazione tra 2° e 8°C per 30 giorni, rispetto alla precedente stima di sette giorni. Inoltre, si prevedono condizioni di trasporto e conservazione a lungo termine a temperature standard del congelatore di -20°C per sei mesi.
In Svizzera nel primo semestre 2021?
Il potenziale vaccino di Moderna potrebbe essere introdotto in Svizzera nel primo semestre dell’anno prossimo, stando a quanto affermato da un responsabile della società americana che collabora, sul preparato, con l’azienda chimica basilese Lonza.
“Dal punto di vista della produzione, saremo pronti alla consegna nella prima metà del 2021”, ha indicato all’agenzia Awp Dan Staner, direttore di Moderna per la regione Europa, Medio Oriente e Africa.
Nel caso in cui il vaccino dovesse ricevere le autorizzazioni necessarie, partirebbe la produzione. In Svizzera, la competenza per autorizzare o meno il vaccino spetta a Swissmedic, che sta lavorando seguendo una procedura accelerata, ma non a scapito della sicurezza, sottolineano i responsabili.
Per il principio attivo è competente fra l’altro Lonza, che in Vallese, a Visp, sta preparando – su mandato di Moderna – una linea di fabbricazione. La produzione potrebbe partire nel febbraio 2021.
La Confederazione, per decisione del Governo, si è assicurata 4,5 milioni di dosi del futuro vaccino di Moderna. Il contratto in tal senso – di cui non sono stati rivelati i dettagli finanziari – era stato annunciato in agosto.
Le considerazioni del ministro della sanità Alain Berset:
tvsvizzera.it/mar/ats con RSI (TG del 16.11.2020)
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