Creata a Berna un’alleanza per il risparmio energetico
Tra le possibili misure: riduzione dell'illuminazione stradale.
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La Svizzera si sta preparando a un inverno “teso” dal punto di vista energetico. Per questo motivo giovedì a Berna oltre 180 rappresentanti di imprese, associazioni ed enti pubblici hanno lanciato la cosiddetta "Alleanza risparmio energetico". Un'iniziativa che punta molto sulla partecipazione "facoltativa" dei partner.
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tvsvizzera.it/mrj
Staccare la spina, per avere luce: può sembrare paradossale, ma non lo è. Ridurre ora il consumo di energia dovrebbe infatti permettere alla Confederazione di affrontare meglio l’inverno: è questa l’idea che sta dietro alla cosiddetta “Alleanza risparmio energetico”, lanciata giovedì a Berna da più di 180 rappresentanti di imprese, associazioni ed enti pubblici. “Quello che ho visto è una forte motivazione e fa molto piacere”, ha dichiarato la consigliera federale direttrice del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e della comunicazione Simonetta Sommaruga.
L’obiettivo dell’alleanza è far sì che ditte, associazioni, ma anche Cantoni, Città e Comuni si impegnino concretamente a risparmiare, riducendo, per esempio, l’illuminazione. Un impegno che però è difficile da misurare poiché mancano dati di consumo precisi e attuali. Per chi gestisce l’iniziativa, non c’è un’unica risposta: “Essendo l’obiettivo il risparmio a corto termine (per il prossimo inverno), cerchiamo innanzitutto di capire le variazioni comportamentali. Lo facciamo con dei sondaggi, chiedendo per esempio alla gente se spegne la luce”, ha spiegato il responsabile dell’iniziativa Patrick Kutschera.
La difficoltà di una misurazione precisa del risparmio “è un aspetto che è stato sottovalutato negli ultimi anni”, ha ammesso Guy Parmelin, direttore del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca. Non va dimenticato inoltre un altro fattore, aggiunge: in Svizzera “il settore del gas, per esempio, è una questione privata. Non esiste una legge sul gas e ora che ci troviamo in questa situazione, dobbiamo assolutamente migliorare questi dati”.
Un miglioramento che però non potrà essere attuato in tempi brevi, poiché, per diversi motivi, non è una questione semplice: Ci sono aspetti legali, logistici e anche legati alla digitalizzazione. Dobbiamo migliorare velocemente, ma bisogna anche rispettare le condizioni quadro, come, per esempio, la protezione dei dati. Lo Stato non li può infatti raccogliere incondizionatamente”, aggiunge Kutschera. Problemi, che però, precisa, non mettono in discussione l’obiettivo dell’iniziativa: quello di risparmiare energia, tutti assieme.
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