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Trump, “Missione compiuta”. No dell’ONU a risoluzione russa

Il presidente statunitense Donald Trump ha espresso soddisfazione per il bombardamento di obiettivi strategici legati alla presunta produzione di ordigni chimici in Siria.

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“L’attacco è stato eseguito perfettamente. Missione compiuta”, ha scritto il capo dello Stato USA su Twitter.

La Casa Bianca ha anche ringraziato “Francia e Gran Bretagna per la loro saggezza e le capacità dei loro eserciti (…) Non ci poteva essere risultato migliore. Missione compiuta!”, ha concluso il presidente americano, che sotto il tweet ha postato il video del suo annuncio alla nazione di ieri sera dei raid.

Bocciata risoluzione di Mosca

Intanto il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha bocciato l’annunciata bozza di risoluzione proposta dalla Russia che “condannava l’aggressione contro la Siria da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati, in violazione delle leggi internazionali e della Carta delle Nazioni Unite”. Il testo ha ottenuto solo 3 voti a favore (Russia, Cina e Bolivia), 8 contrari e 4 astenuti. Questi numeri non hanno reso necessario il veto di Usa, Gran Bretagna e Francia.

Da parte sua il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha ricordato che “c’è l’obbligo, in particolare quando si tratta di questioni di pace e sicurezza, di agire coerentemente con la Carta delle Nazioni Unite e con il diritto internazionale”.

E ha anche invitato “tutti gli stati membri a mostrare moderazione in queste circostanze pericolose e ad evitare qualsiasi atto che potrebbe aggravare la situazione e peggiorare la sofferenza del popolo siriano”.

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Mosse di Parigi e Berlino

Sempre nel corso della giornata Parigi ha diffuso un documento di otto pagine che, sulla scorta di prove raccolte dai servizi d’informazione francesi, attesterebbe l’uso di armi chimiche lo scorso 7 aprile a Duma la cui responsabilità ricadrebbe sul regime di Bashar al Assad mentre la Germania ha proposto “un format internazionale” concordato con l’Eliseo che contribuisca a fornire una soluzione politica al conflitto siriano.

A questo scopo, ha sottolineato il ministro degli Esteri Heiko Maas, è necessario che Mosca abbia un “atteggiamento costruttivo” poiché “senza la Russia una soluzione politica non può riuscire”.

La reazione di Berna

Infine la Svizzera, che ha espresso preoccupazione per gli eventi delle ultime 24 ore, ha invitato tutte le parti in causa a delle “misure di de-escalation”. Berna ha inoltre chiesto che “la missione d’inchiesta dell’Organizzazione internazionale per la proibizione delle armi chimiche (OPAC) possa iniziare oggi come previsto e che gli attori in Siria non ostacolino il suo lavoro.

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