La falegnameria bernese che produce il gioco svizzero Cuboro lavora a pieno regime: i cubetti di legno, che combinati tra loro formano delle piste per biglie di vetro, stanno andando a ruba in Giappone.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 20.12.2017)
Cuboro, in patria, è ormai un classico: è stato inventato trent’anni fa. Perché in Estremo Oriente la mania esplode ora?
A innescare il boom è stato Souta Fujii, 15 anni. Campione di shogi -una variante degli scacchi- ha dichiarato in televisione che il giocattolo di legno lo ha aiutato da bambino a sviluppare il pensiero logico e creativo.
Prodotto artigianale e “local”
A Gondiswil, canton Berna, sede dell’azienda che lo produce, la forte domanda dal Giappone crea soddisfazione ma anche qualche difficoltà.
Contenuto esterno
“Resta un prodotto sostanzialmente artigianale”, osserva l’inventore di Cuboro, Matthias Etter. “Anche se molte fasi sono automatizzate, gli elementi devono essere controllati a mano, lavorati, non si possono moltiplicare tutti i cubetti in un attimo con delle macchine”.
La falegnameria impiega faggio indigeno, e gli intagli e i fori che permettono alle biglie di percorrere rampe e gallerie sono un lavoro di precisione. Ecco perché il solo set di base costa 250 franchi (oltre 210 euro).
Contenuto esterno
Le triangolazioni
I giapponesi che non trovano Cuboro, provano a comprarlo via web da negozi di giocattoli in Svizzera. Amanuel Demir, della catena elvetica Franz Carl Weber, rivela che la centrale è dovuta intervenire.
“Abbiamo dovuto mettere un freno alle richieste provenienti dall’Estremo Oriente. Abbiamo rifornito tutti, ma abbiamo dovuto ridurre le quantità verso l’estero, altrimenti i nostri magazzini sarebbero già vuoti da tempo.”
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Negozi di giocattoli battuti dall’online
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le filiali nella Svizzera tedesca e francese non sono interessate dalla riorganizzazione varata oltreoceano, ha precisato un portavoce della società elvetica. Con la procedura avviata negli Stati Uniti e in Canada –il Chapter 11Collegamento esterno– Toys R US punta a ristrutturare 400 milioni di dollari di debito in scadenza il prossimo anno. Nei primi quattro…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Supermercati e negozi di giocattoli, nei giorni precedenti il Natale, hanno conosciuto una vera e propria invasione di droni sui loro scaffali. Anche i cieli cominciano ad essere affollati da questi apparecchi che, salvo alcuni casi, non sono certo materiale ludico. O meglio, il loro uso, di macchine di un certo tipo, sta conoscendo una…
Questo contenuto è stato pubblicato al
di Claudio Moschin Lima, ovvero Lavorazione Italiana Metalli e Affini: se è vero che lo conosciamo come un marchio famoso per i trenini, è anche vero che in realtà la sua storia parte… dai treni veri. Viene infatti fondato a Vicenza nel 1946 per lavorare con le ferrovie, cioè come ditta specializzata per la riparazione…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Atlantic Giocattoli spa (meglio nota solo come Atlantic) fu fondata nel febbraio 1966Collegamento esterno a MilanoCollegamento esterno da due amici, Ercole Sandro CompagnoniCollegamento esterno e Piero GuerraCollegamento esterno, per produrre giocattoli in plastica, molto semplici e di facile vendita. Ma nel giro di pochi anni, visto il successo, la ditta milanese migliorò la sua…
Questo contenuto è stato pubblicato al
di Claudio Moschin Da tre generazioni, Cicciobello è un po’ il bambolotto (maschio) simbolo dei giochi “femminili”: riproduce un neonato di pochi mesi a grandezza naturale, con i capelli biondi, gli occhi celesti e due guancette rosse. Indossa una tutina azzurra. Ha sempre un ciuccio in bocca, se gli viene tolto piange. Creato nel 1962…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Basil Herold, 13enne di San Gallo, ne possiede una decina, di diverse categorie. In una di queste si è laureato campione svizzero. Conosciamo questo piccolo prodigio e scopriamo come si fa a diventare campioni.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.