Fine del confinamento per la Gioconda
Dopo oltre tre mesi di chiusura, il museo del Louvre a Parigi ha riaperto i battenti lunedì. Relativamente poche persone vi si sono però recate. Mancano ancora infatti buona parte dei turisti stranieri, ma hanno un ruolo anche le norme di sicurezza introdotte per evitare i contagi.
“Sono molto, molto contento di poter accogliere nuovamente dei visitatori”, si è rallegrato il presidente-direttore del museo più frequentato al mondo, Jean-Luc Martinez alla riapertura delle porte del museo la mattina del lunedì.
“Oggi, sono 7’000 le persone che hanno prenotato. In un giorno normale, accogliamo circa 30’000 persone”, ha precisato.
Il Louvre, il cui pubblico è mediamente per tre quarti straniero, stima i mancati introiti dovuti alla chiusura a 40 milioni di euro. Ancora oggi si trova privato dei turisti provenienti da Stati Uniti, Cina, Corea, Brasile o Giappone. Solo gli europei dei paesi più vicini hanno potuto tornare.
Circa 200 guide, con maschere e riproduzione della Gioconda sotto il braccio hanno organizzato un flashmob per sottolineare la loro precaria situazione. Senza turisti, i loro guadagni sono drasticamente diminuiti e si sentono “dimenticati”. Chiedono un’estensione del loro diritto a ricevere aiuti pubblici.
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Misure severe
All’interno delle sale del museo, tutto è stato studiato per garantire la sicurezza. Ogni mezz’ora possono entrare al massimo 500 persone.
L’accesso davanti alla famosa piramide di vetro è previsto su tre file e ogni visitatore deve portare la mascherina sanitaria.
In caso di forte affluenza, bisognerà seguire i percorsi segnalati da diversi colori e non sarà possibile tornare indietro. Gel disinfettante è presente in diversi luoghi e dei segnali sono stati messi al suolo davanti alle opere più famose come la Monna Lisa, per evitare i raggruppamenti.
Circa il 30% del museo resta ancora chiuso per il momento. La stagione, che doveva essere dedicata ai grandi artisti del Rinascimento, dopo il successo dell’esposizione dedicata a Leonardo da Vinci, è stata posticipata. Se tutto andrà bene, la mostra “Da Donatello a Michelangelo” potrà essere visitata in ottobre.
tvsvizzera.it/Zz/afp con RSI (TG del 06.07.2020)
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