È morto Christo, l’impacchettatore di monumenti
L'artista Christo, celebre per le sue opere originali che consistevano nell'impacchettare monumenti come il Pont Neuf a Parigi, il Reichstag a Berlino o le Mura aureliane a Roma, è morto domenica all'età di 84 anni.
Secondo quanto hanno precisato i suoi collaboratori il decesso è avvenuto nella sua abitazione a New York per cause naturali. Con sua moglie Jeanne-Claude Denat de Guillebon, scomparsa nel 2009, aveva formato una delle coppie più mediatizzate dell’arte contemporanea (Land Art) con le loro effimere opere che richiedevano investimenti milionari e anni di preparazione.
Tra le sue realizzazioni si ricorda anche The Floating Piers, la grande passerella galleggiante sul Lago d’Iseo nel 2016. Un’opera alla quale era stato dedicato il documentario “Camminando sull’acqua” di Andrey Paounov presentato a Locarno nel 2018 alla presenza dell’artista. Qui di seguito il servizio del TG sulla famosa passerella.
Era stato in Ticino anche nel 2006 con la moglie Jeanne-Claude, in occasione dell’allestimento della mostra antologica dedicata alle loro opere al Museo di arte moderna di Lugano.
Nato il 13 giugno 1935 a Gabrovo in Bulgaria, Christo Vladimirov Javacheff è fuggito nel 1956 dal suo paese e dal realismo sovietico insegnato alle Belle Arti di Sofia, salendo su un treno merci. Due anni dopo ha conosciuto a Parigi Jeanne-Claude Denat de Guillebon, con cui ha costituito un lungo sodalizio artistico, e si è trasferito poi a New York.
Il suo ultimo progetto, l’impacchettamento dell’Arco di Trionfo a Parigi che si preannunciava come uno degli eventi più spettacolari del prossimo autunno, è stato rinviato di un anno a causa del coronavirus. Secondo il suo entourage l’opera resta confermata dal 18 settembre al 3 ottobre del 2021.
Il servizio del TG della RSI:
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