L’architettura del vivere insieme alla Biennale 2021
"How will we live together?" Come vivremo insieme? Su questo interrogativo, pensato prima della pandemia di Covid ma più attuale che mai, si apre sabato la 17esima Biennale d'architettura di Venezia, che conta 112 partecipanti da 46 Paesi. La Radiotelevisione svizzera RSI ce ne mostra un'anteprima, facendo tappa in particolare al padiglione elvetico, dove un gruppo di architetti, artisti e cineasti ha lavorato sul tema della frontiera.
Suddivisa in cinque Scale (aree tematiche), la Biennale sarà aperta fino al 21 novembre. Il curatore Hashim Sarkis spiega così lo specchio che accoglie i visitatori nel Padiglione Centrale dei Giardini: “Quando entriamo, nello specchio vediamo noi” perché la domanda posta dal titolo della mostra impone di superare la separazione tra chi pensa, progetta, si interroga sugli effetti dei cambiamenti climatici, dell’economia e dello sperpero di risorse, e chi osserva.
Le cinque Scale si intitolano: Among Diverse Beings, As New Households, As Emerging Communities, Across Borders, As One Planet. Le parole chiave che paiono emergere dall’esposizione sono diversità, collettività, inclusione ed equità.
“Il pianeta ha bisogno che lavoriamo assieme perché i problemi futuri necessitano di una cooperazione tra nazioni, istituzioni, professioni”, prosegue Sarkis. “Non possiamo vivere se non possiamo vivere insieme sempre meglio”, e per farlo bisogna “celebrare le diversità” in un quadro di “dialogo”, conclude.
Compito dell’architetto è dare risposte nel campo dello spazio, ma appunto in un rapporto-incontro con altre figure professionali, al fine di risolvere problemi complessi. In mostra si trovano ad esempio le riflessioni su come le variazioni nei conflitti arabo-israeliani abbiano avuto nel tempo un impatto sull’uomo e la natura in una fattoria tra Gaza e Israele, e come lo studio delle api possa offrire indicazioni utili per la progettazione di strutture architettoniche.
Nel servizio RSI, l’intervista al curatore della Biennale Hashim Sarkis e a due autori dell’installazione del padiglione svizzero.
tvsvizzera.it/ANSA/ri con RSI (TG del 21.05.2021)
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.