Scocca l’ora dei cinema all’aperto
Milano aveva già sperimentato la modalità Drive-in nel 2019 e, complice la pandemia, quest'anno la ripropone ma il Filmfestival di Locarno non pare interessato.
L’estate scorsa, nel quartiere Bovisa di Milano, i film si potevano vedere dalle proprie auto, in modalità Bovisa Drive-InCollegamento esterno. E quest’anno? Gli organizzatori dell’evento sono in attesa del semaforo verde dal comune di Milano.
Vogliono dare vita anche all’edizione 2020 che, assicurano, avrà luogo in totale sicurezza. Il modello drive-in però, malgrado sia tornato in auge a causa del Covid-19, non sempre rappresenta una soluzione praticabile.
In Ticino, ad esempio, a causa del divieto di assembramenti con più di mille persone (una misura varata dal Consiglio federale fino al 31 agosto), è stato annullato il Locarno Film FestivalCollegamento esterno. Seppur valutata, l’opzione drive-in è stata scartata dall’organizzazione della kermesse.
“La criticità per noi è rappresentata dalla forza di attrazione del festival – spiega il direttore operativo Raphaël Brunschwig -. È vero che possiamo controllare le persone nelle automobili, ma non tutte quelle all’esterno. E poi in estate è caldo, il rischio era quello di stare con il motore acceso e noi puntiamo alla sostenibilità ambientale”.
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