Da lunedì la popolazione del piccolo villaggio grigionese di Brienz/Brinzauls minacciato dalla frana potrà far ritorno nelle proprie case durante le ore diurne, dalle 12 alle 19.
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
La “fase arancione” consentirà alle persone cui viene rilasciato un permesso speciale di entrare nella zona minacciata dalla frana che si è parzialmente risolta con una colata detritica giovedì scorso. Dal 30 giugno i permessi diurni verranno estesi anche alle e ai proprietari di case di vacanza.
Per il ritorno alla normalità il centinaio scarso di residenti dovrà attendere ancora un po’. Non è stato infatti revocato lo stato di evacuazione del villaggio, la chiusura dello spazio aereo è stata mantenuta e non è ancora garantito l’approvvigionamento idrico per la rottura di una condotta. In compenso non vi sono più limitazioni allo svolgimento delle attività agricole, dalle 8 alle 21.
Va anche precisato che qualche ora prima del messaggio pubblicato su Twitter intorno a mezzogiorno dalle autorità comunali di Albula/Alvra, era scattato l’allarme di imminente caduta di massi da parte del sistema Alertswiss, con conseguente divieto assoluto di accedere nell’area delimitata.
In seguito alla frana caduta giovedì scorso che ha trascinato a valle 1,5 milioni di metri cubi di roccia, alcuni sensori utilizzati per misurare il movimento della roccia sul pendio sono stati danneggiati. I geologi li hanno sostituiti negli scorsi giorni con 17 sensori nuovi.
Christian Gartmann, portavoce del comune di Albula, ha reso noto che è stato completato l’esame della parete rocciosa. L’obiettivo ora è quello di determinare il livello di pericolo residuo per la popolazione residente.
“Sul pendio sopra il villaggio non si sono più registrate nuove accelerazioni della frana. Ci sono state anche delle giornate senza la caduta di un singolo masso”, ha aggiunto sempre Gartmann. “Un cosa molto insolita per Brienz!”.
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