Da oggi la Svizzera si chiude un po’ di più ai non vaccinati
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Le nuove misure annunciate venerdì dal Governo federale sono entrate in vigore oggi. In particolare, negli spazi chiusi viene applicata la cosiddetta regola delle 2G.
Gli spazi interni dei ristoranti e delle strutture culturali, sportive e ricreative sono riservati ormai solo alle persone vaccinate o guarite. Un semplice test negativo non è più sufficiente. Questa misura è accompagnata dall’obbligo di indossare una mascherina e di consumare da seduti.
Dove non è possibile indossare la mascherina, per esempio durante le prove di gruppi di strumenti a fiato, o non si può consumare stando seduti, come in discoteca o al bar, l’accesso sarà consentito soltanto a persone vaccinate o guarite negli ultimi 4 mesi o con un test negativo (regola 2G+).
Laddove vige la regola 2G, è anche possibile applicare volontariamente la regola 2G+. Ciò esenta ad esempio gli esercenti dal fare rispettare l’obbligo della mascherina e delle consumazioni da seduti.
Per gli eventi all’aperto con più di 300 persone, la regola 3G (vaccinati, curati e testati) rimane valida.
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Restrizioni nella sfera privata
Sono previste restrizioni anche per gli incontri privati. Se un partecipante di età superiore ai sedici anni non è né vaccinato né guarito, non potranno esserci più di dieci persone. Il limite sale a 30 persone se tutti gli adulti sono vaccinati o guariti e a 50 per gli incontri all’aperto.
Da oggi inoltre è obbligatorio ricorrere al telelavoro. Se non è possibile lavorare a distanza, occorre indossare mascherine.
Nelle scuole, oltre ai test ripetuti, è consigliato l’uso della mascherina per i più giovani. Dal livello secondario II è obbligatorio.
Nelle università e nelle scuole universitarie la reintroduzione della formazione a distanza non è all’ordine del giorno, dato che le vacanze semestrali si avvicinano. Al livello terziario vige la regola 3G ad alcuni esami e offerte di formazione. Per quanto riguarda gli ospedali, si raccomanda di rinunciare alle operazioni non urgenti.
Test
Per quanto riguarda i test, le persone vaccinate o guarite possono ora rinunciare a un secondo test di controllo dopo essere entrate in Svizzera. In precedenza, dovevano presentare un test PCR all’entrata e un secondo test (PCR o antigenico) tra il quarto e il settimo giorno dopo l’arrivo. Inoltre, per entrare in Svizzera, è ora possibile presentare non solo un test PCR eseguito entro 72 ore, ma anche un test antigenico rapido eseguito entro 24 ore.
I costi di determinati test necessari al rilascio del certificato sono nuovamente a carico della Confederazione da sabato, come deciso dal Parlamento. Si tratta di test antigenici rapidi e test salivari PCR in pool. I test PCR individuali, gli autotest e i test sierologici per rilevare gli anticorpi, invece, saranno ancora a pagamento.
La Confederazione continuerà a finanziare i tamponi per le persone con sintomi, per chi è stato in contatto con persone infette e per le diagnosi di conferma dopo un risultato positivo.
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